sabato 30 ottobre 2010
Cantona: "La rivoluzione si fa contro le banche"
Eric Cantona è stato un grandissimo giocatore. Uno di quelli che fanno innamorare le folle del gioco del pallone. Uno capace di scendere in campo con la maglietta su cui c'è scritto, al posto del nome, semplicemente "Moi": Io.
Eric Cantona è anche e soprattutto un uomo, con le sue idee, le sue debolezze, i suoi valori. Pur non potendolo nè volendolo catalogare tra gli uomini "di sinistra" (quanto è vecchia ed obsoleta questa categoria!), possiamo dire che di certo Cantona non è un liberale.
Nel video che segue, esprime dei concetti di una semplicità e di una "banalità" quasi disarmanti, eppure dimostra ancora una volta come moltissime battaglie della cosiddetta sinistra (partiti, sindacati, movimenti, associazioni) continuino ad ignorare il fondamento del Sistema che opprime i popoli e le terre: il sistema bancario.
Vedete e soprattutto ascoltate Cantona.
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Continua a messere un fenomeno!!
RispondiEliminaInfatti!
RispondiEliminaHola a todos desde Madrid, mi viene da dire:meno male che Cantona c’è!
RispondiEliminaQuesto francese barbuto, che si è fatto miliardario giocando a calcio e vendendo la sua immagine a una multinazionale, ha la chiave per ribellarsi al capitalismo. Ma il suo ragionamento non vi sembra troppo semplicistico? Leggete qua: http://www.occhiopidocchio.info/europa/meno-male-che-cantona-ce/
saludos