sabato 24 settembre 2011

Opposizione Sociale



Non è più possibile immaginare che l'attuale Opposizione Parlamentare possa riuscire nell'intento di far cadere il Governo Berlusconi e dar vita ad una serie di riforme sociali di cui possano beneficiare lavoratori, precari, pensionati, cittadini in genere.
Solo una Opposizione Sociale, avulsa e in certi casi avversaria anche dell'Opposizione Parlamentare, può tentare di fermare questa locomotiva mercatista che ci sta conducendo sull'orlo del baratro.
Quando parlo di Opposizione Sociale, non parlo delle indistinte "masse lavoratrici" che dovrebbero insorgere contro lo status quo, ma che non lo faranno mai, dato che sono beotamente interessate alle nomination dell'ultimo reality di grido; parlo di gruppi di militanti che, in barba ad ogni schematismo novecentesco, decidono di opporsi radicalmente al Sistema, senza farsi ingabbiare dalle logiche elettorali dei politicanti del Palazzo.
Parlo di una alleanza tra tutte le persone e i movimenti che non si riconoscono in nessuno dei partiti attualmente in Parlamento, e che non condividono gli ammiccamenti sia della "estrema sinistra" (ad es., la Federazione della Sinistra implora per una alleanza con Pd, IdV e Sel), sia della "destra radicale" (ad es., La Destra e CasaPound sempre pronte a soccorrere il Pdl in varie parti d'Italia, specie a Roma). Una struttura tentacolare, che contrasti la Piovra del Sistema adoperandosi in tutti i campi della società (istituzioni, sport, cultura, ecc...). Solo così l'opposizione al Sistema (berlusconiano o meno) può essere totale e sociale.

Utopia? Può darsi, anche se reputo più utopistico pensare che Bersani possa rappresentare, per un lavoratore precario o per un abitante della Val di Susa, una alternativa reale a Berlusconi. E' molto più utopistico pensare che il PD abolisca la Legge 30. E' molto più utopistico pensare che il PD ritiri le truppe dall'estero e diminuisca le spese militari.

Ci pisciano addosso e dicono che piove.
Utopia è credere che questa "pioggia" non puzzi se usiamo l'ombrello.
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1 commento:

  1. Decisamente sto sposando la tua visione secondo cui una sollevazione delle "masse" è impossibile.
    Come i prolet di Orwell-1984 la massa non ha alcuna consapevolezza di sé, pur avendo di una forza infinita capace di cambiare lo staus quo in cinque minuti, selo volesse (cinque minuti letterali, non retorici).
    Ma, dicevo, questo non accade perché una massa popolare compatta e autocosciente non esiste.

    Ecco quindi che occorre creare corpi d'élite rivoluzionari che agiscano nella società diffondendo idee alla maniera di Nietszche (e quindi selezionando gli interlocutori) e impostando delle piccole oasi di resistenza al sistema quali cooperative di lavoro interconnesse che usino moneta sovrana, sindacati anticapitalisti, associazioni culturali e media alternativi che diffondano le informazioni a noi negate, vuoi quelle storiche vuoi quelle di attualità.
    Il tutto sotto un unico ombrello rivoluzionario e non con le inutili frammentazioni che ancora oggi permeano quell'area finto rivoluzioanria che in realtà è funzionale al sistema.

    Un esempio? Il 17 settembre, manifestazione dell'Antibank Day in Piazza Affari, milano, egemonizzata dal cesso sociale "Il Canitere". Cosa accade? Che le altre associazioni che volevano prender parte al presidio - Lo Sai, Sovranità Monetaria, ALtrostile - sono state costrette obtorto collo a spostarsi in piazza San Babila (!) in quanto tutte indistintamente "fasciste". Ed era forse la prima occasione per sollevarsi tutti insieme contro gli usurai, bell'inizio...

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