lunedì 5 settembre 2011

Il sultano mi fa pena







Berlusconi mi fa pena. E questa è una notizia.

L'odio per lui, e per ciò che lui rappresenta, non si è certo affievolito.

Semplicemente, oggi mi rendo conto che l'indistruttibile dittatorello in doppiopetto e scarpe col tacco, alla fin fine, è una merdaccia come tutti noi. Anzi, più di tutti noi.

E un figuro povero nell'anima, senza un vero amico, sfruttato e ricattato da una corte di troie e di papponi che gli impongono un pizzo pur di non aprire bocca sulle sue debolezze. In puro stile mefioso.

E il sultano paga, paga tutti e tutte, con cifre notevoli.

Con che occhi guarda i suoi figli, i quali sanno che puttaniere è il padre?

Con che faccia si guarda allo specchio, quando sa che ciò che vede è solo un vecchio rifatto che nessuno oggi ama, nemmeno tra coloro che gli leccano il culo o qualche altre parte del corpo.

E' un povero stronzo, che ha una grande colpa: governa l'Italia. Si, governa questo "paese di merda" (cit. sua). E lo governa malissimo. Perchè pensa solo ai cazzi suoi, alle sue aziende, ai suoi amici (che tanto amici non si stanno dimostrando) e alle sue debolezze da puttaniere e da mecenate.



Provo pena per quest'uomo che sta rovinando se stesso proporzionalmente a come sta rovinando l'Italia. Un uomo di cui la Storia dirà: "Odiato dai suoi avversari, non amato e sfruttato da tutti gli altri".

Che tristezza passare alla storia così.

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