domenica 9 gennaio 2011

Anno 2011, rivolta del pane!




Prima l'Algeria, ora la Tunisia. Nell'anno 2011 ci sono ancora rivolte... PER IL PANE! Non stiamo parlando dell'Africa Nera (e pure sarebbe gravissimo, al giorno d'oggi): parliamo del Magreb, cioè della parte più sviluppata, più "occidentale" del continente africano. L'opulente Occidente, che si presenta a tutti noi come "il migliore dei mondi possibili", ha convinto i governi di Algeria e Tunisia che la via liberale e liberista, l'apertura dei mercati egli investimenti e alle attività europee e americane, fosse la via maestra per uno sviluppo massiccio della zona nord-africana. In pratica, hanno propinato ai tunisini e agli algerini le stesse balle che hanno propinato ai russi e ai tedeschi dell'est, quando si trattò di far crollare il comunismo. Ed oggi ci troviamo la Russia in mano alla mafia (potentissima) e con i comunisti al 25 %, mentre nei territori della ex Germania Est gli eredi del partito socialcomunista (la SED) raggiungono percentuali vicine al 35 % e governano varie città tedesche orientali. Per non parlare, poi, del proliferare dei fenomeni ultranazionalisti e xenofobi, della crescita esponenziale delle malavite, dell'impoverimento costante del Welfare state. Russia e Germania orientale avevano, fortuna loro, una base decennale di welfare che ha consentito a quei paesi e quei popoli di non naufragare completamente. Tutto ciò, invece, manca in Algeria e Tunisia: sicchè la crisi (prima finanziaria, poi economica) che ha investito tutte le economie di modello "occidentale" si è tradotta, nel Magreb, in crescita esponenziale dei prezzi dei beni primari, tra cui il pane!


Post scriptum: secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale, la disoccupazione giovanile in algeria è al 20%. Sapete quanto è la disoccupazione giovanile nel Sud italia? 33%. Fate vobis.

Nessun commento:

Posta un commento