Potrei parlare di Berlusconi, della mignottocrazia, dei soldi che il Sultano ha elargito a troiette di vario tipo, alcune delle quali oggi sono "rappresentanti del Popolo italiano" in tutti i livelli istituzionali.
Potrei parlare del vostro premier che va con le minorenni, di Emilio Fede che si fa la cresta sui soldi, di gente come la Nicole Minetti che chiede rispetto perchè lei lavora... ed io le metterei una vanga in mano, così la farei lavorare davvero.
Potrei parlare di una zoccola marocchina che si fa chiamare Ruby Rubacuori, la quale al telefono si vantava delle sue frequentazioni col premier, e che oggi fa serate da duemila euro per presenziare in qualche festa o discoteca.
Invece voglio parlarvi di Luca Sanna, un militare sardo che oggi è morto. In Afghanistan. Dove molti soldati sono stati mandati per meri interessi economici del Sistema (una cosa diversa e peggiore dell'imperialismo statunitense novecentesco) eludendo l'articolo 11 della Costituzione Italiana. Luca Sanna si era sposato quattro mesi fa, nella sua terra. La magnifica Sardegna. E' morto per una guerra, altro che missione di pace. E' morto ed ha lasciato sola una ragazza che non ha avuto tempo di essere moglie ed è già diventata vedova.
Ora diranno che era un eroe. Un martire della Libertà.
Per me è solo un uomo. Con tutti i suoi limiti e difetti. Che magari faceva il militare perchè ci credeva, o perchè era l'unico canale di lavoro. Ma sono sicuro, ci metterei la mano sul fuoco, che non ha mai organizzato festini, nè elargito compensi o promozioni, nè favorito carriere televisive e politiche, come il suo presidente del Consiglio.
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