giovedì 20 gennaio 2011

Quest'uomo è un eversore e prepara il colpo di stato




Dopo le gravissime affermazioni fatte ieri dal vostro Presidente del Consiglio sulla magistratura, nessun dubbio può ormai esservi: Berlusconi è un eversore e sta preparando un colpo di Stato. Il videomessaggio di ieri, realizzato con uno stile a metà tra il dittatore sudamericano e i proclami di Osama Bin Laden, faceva esplicito richiamo alla necessità di "punire i magistrati". Tecnicamente, un colpo di stato si ha quando il potere dell'esecutivo espropria gli altri due poteri (legislativo e giudiziario, quindi Parlamento e Magistratura) e impone il proprio dominio sui cittadini di un determinato Paese, utilizzando (spesso, ma non sempre) l'Esercito per difendere il golpe.

Parliamoci chiaro: non vi sono ancora i carrarmati in strada e gli arresti di massa. Vi è però l'ufficializzazione del tentativo di punire i magistrati colpevoli di indagare sulla vita del Presidente del Consiglio, che è solito attorniarsi di mignottume di varia età (che in molti casi candida e fa eleggere nelle istituzioni del Paese) e di essere oggetto di ricatti da parte di figuri e figuranti di ogni tipo, per non parlare delle accuse di vicinanza alla mafia...

Il paradosso, tipico dei regimi dittatoriali, è che la stampa di regime difende il proprio golpe accusando GLI ALTRI, cioè magistrati, stampa e politici di sinistra, di preparare un colpo di stato. Una logica simile alla guerra preventiva di Bush: siccome tu stai preparando un colpo di stato, lo faccio prima io. E lo annuncio in televisione. E faccio dire ai servi che scrivono sui miei giornali o parlano nelle mie televisioni (ultimo caso, la trasmissione Kalispera di Alfonso Signorini con intervista senza contraddittorio alla zoccola marocchina Ruby Rubacuori) che il colpo di stato lo stai facendo tu.

Avete notato come il primo telegiornale d'Italia, cioè il Tg1 delle 20, ha aperto ieri sera? Quale era la prima notizia del telegiornale diretto da Augusto Minzolini? L'incontro tra Obama e il primo ministro cinese.

Avete notato che Bruno Vespa ha evitato da giorni di parlare di tutto quello che sta accadendo intorno al vostro premier, specie per quanto concerne i giudizi della stampa estera? Ieri puntata su Giovanni Paolo II, l'altro ieri puntata sull'omicidio di Sara.

La megalomania berlusconiana sta conducendo da anni il Paese verso il baratro sociale, politico, istituzionale e morale. La fragile democrazia italiana è ormai compromessa. Io non ho alcuna fiducia in Napolitano, che ai miei occhi assomiglia sempre più a Vittorio Emanuele III rispetto a Mussolini nel 1922, quando non firmò il decreto per lo stato d'assedio voluto dal primo ministro Facta, che aveva già intuito i rischi del fascismo ed il colpo di stato morbido in atto.

Ecco, dopo quasi 90 anni, la storia si ripete. Come è noto, la Storia si ripete come farsa, o come tragedia. Speriamo che questa di Berlusconi si l'ennesima, e magari ultima, farsa. Il rischio è che, invece, si traduca in tragedia.

Non abbiate nessuna fiducia nelle raccolte di firme e negli atti parlamentari, nelle mozioni di sfiducia o nelle manifestazioni pacifiche. Sta tornando il tempo della Resistenza.

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