Il liberale e sedicente democratico leader del Governo Italiano, Silvio Berlusconi, spalleggia Marchionne nella guerra preventiva alla Fiom in vista del referendum di Mirafiori.
Secono Berlusconi, nel caso in cui vinca il no a Mirafiori, "le imprese e gli imprenditori avrebbero buone motivazioni per spostarsi in altri Paesi". Tradotto in parole povere: cari lavoratori che siete intenzionati a votare NO, se dopo rimanete a spasso perchè le aziende come la Fiat se ne vanno dall'Italia, non rompete i coglioni e prendetevela con quei komunisti della Fiom, della Cgil, della Sinistra. In pratica: se vince il No, sarete disoccupati. Se vince il Si, sarete sfruttati.
Questa ultima dichiarazione, fatta IN GERMANIA (!!!) durante una visita ufficiale, fa il paio con quella fatta tempo fa: "La Cina ha i lavoratori che lavorano 12 ore al giorno, guadagnano un ventesimo dei nostri e... NON SONO SINDACALIZZATI".
Quindi, in una economia di tipo capitalistico, la competitività di una nazione è da anteporre a:
- diritti dei lavoratori;
- salari, stipendi e pensioni;
- orario di lavoro;
- vivibilità;
- salubrità dell'ambiente.
Più diritti significano meno competitività. Salari più alti significano aziende più povere. Lavorare 8 ore è troppo poco, meglio 12. Il sindacato è un male. Il diritto di sciopero e ad una vita sociale fuori dall'azienda sono privilegi novecenteschi. L'alternativa è tra disoccupazione e sfruttamento, in una economia capitalista.
Secono Berlusconi, nel caso in cui vinca il no a Mirafiori, "le imprese e gli imprenditori avrebbero buone motivazioni per spostarsi in altri Paesi". Tradotto in parole povere: cari lavoratori che siete intenzionati a votare NO, se dopo rimanete a spasso perchè le aziende come la Fiat se ne vanno dall'Italia, non rompete i coglioni e prendetevela con quei komunisti della Fiom, della Cgil, della Sinistra. In pratica: se vince il No, sarete disoccupati. Se vince il Si, sarete sfruttati.
Questa ultima dichiarazione, fatta IN GERMANIA (!!!) durante una visita ufficiale, fa il paio con quella fatta tempo fa: "La Cina ha i lavoratori che lavorano 12 ore al giorno, guadagnano un ventesimo dei nostri e... NON SONO SINDACALIZZATI".
Quindi, in una economia di tipo capitalistico, la competitività di una nazione è da anteporre a:
- diritti dei lavoratori;
- salari, stipendi e pensioni;
- orario di lavoro;
- vivibilità;
- salubrità dell'ambiente.
Più diritti significano meno competitività. Salari più alti significano aziende più povere. Lavorare 8 ore è troppo poco, meglio 12. Il sindacato è un male. Il diritto di sciopero e ad una vita sociale fuori dall'azienda sono privilegi novecenteschi. L'alternativa è tra disoccupazione e sfruttamento, in una economia capitalista.
Ora tutti si stanno scandalizzando per queste affermazioni: Bersani, D'Alema, la CGIL, tutti pronti a dire che ciò che Berlusconi ha detto è vergognoso.
Vero, anzi verissimo. Esattamente come è stato vergognoso introdurre il precariato in Italia col pacchetto Treu, sottoscrivere l'accordo sul Welfare del 2007 (firmato anche dalla CGIL), e far credere a tutti che bastava mandare al governo il sedicente centrosinistra per cambiare il Paese.
Poi, appena qualcuno (studente, precario, disoccupato, terremotato) alza le voce e, in qualche caso, lancia qualche sanpietrino o da un pugno ad un onorevole venduto... tutti pronti a stigmatizzare, a gridare "Allarme terrorismo", a parlare di NonViolenza e di Democrazia.
Non mi fregate più.
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in quel che scrivi c'è solo un imprecisione.
RispondiEliminase vince il NO, disoccupati
se vince il SI, sfruttati (prima) disoccupato (dopo)
perchè si illudono che la fiat rimarra in italia, in qualsiasi caso.
magari ci resterà un anno in più ma poi se ne andrà.
intanto però tutte le aziende private potranno offrire LEGALMENTE sfruttamento anzichè lavoro.
Max
Hai ragione, Max! Ho sbagliato! Hihihi
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