mercoledì 25 maggio 2011

Al popolo italiano






Italiane, Italiani
cosa stiamo facendo? cosa stiamo aspettando? Mentre i nostri cari politici di ogni fazione si stringono la mano, dialogano tra loro e fanno festa insieme, noi ce ne stiamo sui tetti delle fabbriche di quei signori che abbiamo fatto arricchire col nostro lavoro e che ora ci hanno dato il benservito senza alcun problema; facciamo scioperi della fame, organizziamo manifestazioni pacifiche e ci entusiasmiamo per quattro ore di sciopero. Ci chiamano squadristi se proviamo a farci ascoltare; ci dicono che il precariato non esiste: esiste l'astensionismo!!! Hanno disintegrato i nostri diritti: alla salute, allo studio, all'informazione, al lavoro, che è il principio stesso sul quale è stata fondata la nostra Costituzione. Costituzione nata dal coraggio, dalla lotta e pagata col sangue di quegli EROI che hanno combattuto per dare a noi la possibilità di vivere in una società migliore. Ci hanno privati di ogni libertà: anche quella di scegliere da che parte stare!!! Ci hanno tolto tutto ciò che in una parola si chiama DIGNITA'!!! Perchè un uomo senza lavoro e senza libertà è un uomo senza dignità. Se non faremo qualcosa adesso, allora consideriamoci pure loro complici. Stiamo rendendo vane le vite sacrificate per la libertà del nostro popolo. Io me ne vergogno. Voi???
Italiane, Italiani, è ora di scendere dai tetti, di smettere di stare calmi e ingoiare il rospo in nome di una pace che non può esistere poichè non vi è giustizia. Nessuno ci tenderà la mano, rendiamocene conto. Ci lasceranno precipitare. Si salveranno solo loro! Alcuni di voi pensano che Fini sia l'unica speranza; altri sperano in un'alternativa proveniente dalla sinistra... Gente, Fini non è una speranza!!! E' UN FASCISTA!!! La sinistra non è un'alternativa!!! E' una CATASTROFE!!! L'UNICA SPERANZA, L'UNICA ALTERNATIVA CHE ABBIAMO SIAMO NOI!!! Ci hanno abituati all'idea che senza un leader non contiamo nulla. non possiamo farcela. Che abbiamo bisogno di qualcuno che ci indichi la strada da percorrere. Ma quello non è un POPOLO quello è un GREGGE!!! Le pecore hanno bisogno del pastore, magari con il bastone, che le guidi!!! IL POPOLO HA UNA COSCIENZA, HA DEGLI IDEALI, SA GIA' CHE DIREZIONE PRENDERE!!! DEVE SOLO TROVARE IL CORAGGIO!!!
E allora Popolo, cosa sono quattro ore di sciopero??? Sono un accordo tra sindacati e aziende!!! Noi non possiamo e non dobbiamo più accettare e accontentarci delle briciole. DOBBIAMO LOTTARE!!! I signori tanto bravi a far la voce grossa sanno benissimo che la loro ricchezza proviene dal nostro lavoro. Siamo noi che dobbiamo mettercelo bene in testa!!! Allora, piuttosto che accettare salari da fame, zero garanzie e consolarci con qualche ora di sciopero, INCROCIAMO LE BRACCIA!!! E non per qualche ora, ma finchè non avranno ceduto!!! Perchè se proprio dobbiamo morir di fame, almeno facciamolo lottando e non facendoci sfruttare!!! Perchè in questo modo insieme a noi precipiteranno anche loro! Con la differenza che noi siamo abituati a cadere e a rialzarci, loro invece non reggeranno il colpo. E se non vorranno precipitare, beh... allora dovranno cedere. allora si che dovranno ascoltarci.
Se avessimo il coraggio, tutti insieme, di iniziare e portare avanti questa resistenza... io sono certa che ad un certo punto dovranno ascoltarci!!! E ALLORA DOVRANNO ADEGUARSI LORO ALLE NOSTRE ESIGENZE, ALLE NOSTRE PRIORITA'!!! ALLORA SAREMO NOI A DETTARE LE CONDIZIONI!!! Ma senza una lotta dura, serrata e senza esclusione di colpi, perderemo! Perderemo tutto! L'unico modo che abbiamo per ricostruire, è demolire e ricominciare dalle fondamenta, perchè non si può pensare di restaurare qualcosa che cade letteralmente a pezzi. Sono anni che mettiamo toppe e tappiamo buchi e non è servito a nulla. Se non facciamo qualcosa presto il castello ci crollerà addosso. L'UNICA LIBERTA' CHE CI RESTA E' SCEGLIERE TRA LA LOTTA E LA RASSEGNAZIONE. MA DOBBIAMO SCEGLIERE IN FRETTA!!!

Anna Maria Lanotte (Enny Thenight)

http://informarecontroinformando.info/gli-articoli-della-nostra-redazione/53-gli-articoli-della-nostra-redazione/180-al-popolo-italiano.html
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