lunedì 23 maggio 2011

Capitalismo e sedicente Democrazia



Caro Simone,
innanzitutto complimenti per la tua militanza.
Ci conosciamo da tempo e, come sai, su molte cose la pensiamo in maniera simile, se non identica.

Il tema della Democrazia mi interessa da tempo, tanto è vero che il mio unico libro, IL GOVERNO DEI MIGLIORI, parlava proprio di questo.

Il sottotitolo era: Idee per una Nuova Democrazia. Con il termine "Nuova Democrazia" volevo indicare una democrazia senza aggettivi (liberale, socialista, cristiana), che affondava le radici nelle origini della democrazia ellenica (Sparta ed Atene, per capisci) ma che ovviamente si proponeva di attualizzare quel tipo di democrazia, che è L'UNICO tipo di democrazia.
Non è proponibile, hic et nunc, ricreare la struttura democratica ateniese. Però è possibile riattualizzarla, ad esempio sganciando la democrazia dalla struttura economica della società.

Quella che noi chiamiamo Democrazia Liberale, di stampo anglo-americano e fondata sul Capitalismo, è quindi una falsa democrazia, perchè non da' governo al Popolo (Demos) ma solo ad Oligarchie (economico-culturali)organizzate. Rafforzarla, quindi, non condurrà mai alla sconfitta ed al superamento del Capitalismo, ma al massimo può condurre ad un miglioramento delle condizioni di vita dei popoli e dei cittadini. Le Oligarchie si combattono con altre Oligarchie, uguali e contrarie. Per fare una rivoluzione non servono milioni di persone, ma solo qualche centinaio.

Quindi la scelta di fronte alla quale siamo posti è: vogliamo correggere i difetti del capitalismo? Allora la democrazia liberale ci offre tutti gli strumenti per farlo.
Vogliamo abbattere e superare il Capitalismo, cioè una struttura economica onnivora fondata sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo? Allora dobbiamo abbandonare gli strumenti della liberaldemocrazia e (ri)fondare la vera ed unica Democrazia, la democrazia senza aggettivi che vide la luce nella Grecia di Pericle e Leonida. Dobbiamo organizzarci in minoranze attive pronte a combattere il capitalismo e la liberaldemocrazia in ogni luogo.

Pensare globale, agire locale.

A noi la scelta.
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1 commento:

  1. Uè, Antò...
    Grazie, diamoci dentro!

    E come diceva Leonidas, "Volete le nostre armi? Venite a prendervele!"

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