venerdì 27 maggio 2011

Pericolo serio: crede di essere una vittima



Se non avessi da tempo abbandonato l'idea che Berlusconi rappresenti anche me, dovrei essere davvero incazzato. Perchè partecipare ad un summit mondiale e mettersi a parlare col presidente degli Usa, Barak Obama, di "dittatura dei giudici di sinistra" in Italia è sintomo di una mente annebbiata. E, per questo motivo, molto pericolosa.

Berlusconi è pericoloso, perchè credo che ormai sia patologicamente convinto di essere una vittima. Ed i suoi stipendiati, siano essi nei giornali o nelle istituzioni, ripetono quotidianamente questa litanìa.

Berlusconi è pericoloso, perchè ormai per lui la riforma della giustizia viene prima di tutto: della precarietà, della crisi economica, dello sviluppo e della giustizia sociale, della sanità e della scuola, della politica estera.

Berlusconi è pericoloso, perchè obblica tutti i cittadini italiani a sentire la sua "intervista" a reti unificate, realizzando una cosa tipica di tutti i regimi: il lavaggio del cervello. Goebbels lo diceva: ripeti una bugia tante volte, ed essa diverrà verità. Bene: Berlusconi lo ripete e lo fa ripetere dai suoi stipendiati da 17 anni.

Berlusconi è pericoloso, perchè sta riempendo di vergogna tutti i cittadini ed i militari italiani, che all'estero vengono considerati una massa di inetti abituati, antropologicamente, ad essere asserviti ad un dittatore.

Berlusconi è pericoloso, perchè il modello che egli ha imposto alla gioventù maschile è fondato sull'arrivismo, il disprezzo delle regole, il menefreghismo; il modello per la gioventù femminile è il velinismo, la prostituzione d'alto bordo, l'idea che essere esteticamente belle e disposte a tutto consente di entrare nelle istituzioni del Paese.

Berlusconi è pericoloso, perchè oggi i giovani vogliono avere i soldi "come berlusconi", trattano le donne "come berlusconi", credono che le tasse siano un male assoluto, che l'abusivismo edilizio sia un piccolo peccato veniale.

Berlusconi è pericoloso perchè oggi le giovani voglio fare "come Ruby", avere il successo di "Noemi letizia", entrare in politica "come Nicole Minetti", rifarsi "come la Santanchè".

Berlusconi è pericoloso. Come tutti i dittatori. Ma ha un difetto in più: crede di essere democratico.
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