lunedì 30 maggio 2011

Napoli e Milano: due vittorie per una nuova fase


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Il risultato è chiaro. Pisapia è il primo sindaco di sinistra di Milano da quando esiste l'elezione diretta dei sindaci. De Magistris ha surclassato, umiliato, disintegrato Lettieri, cioè il prestanome di Nicola Cosentino, Nick O'Mericano.

Pisapia e De Magistris: due uomini di sinistra che guardano al centro, ai ceti "moderati". Due uomini estranei al PD (che deve farsi un bell'esame di coscienza, perchè cresce nei piccoli centri ma perde nelle tre città più grandi d'Italia, Roma - Napoli - Milano), i quali dimostrano per l'ennesima volta che la teoria secondo la quale un candidato non di centro fa perdere il centrosinistra perchè non è votato dai moderati è una stronzata clamorosa, a cui solo D'Alema e Veltroni possono ancora credere.

I programmi dei due candidati sono anche abbastanza radicali su certi punti: questo dimostra anche che se un programma è serio, chiaro, coi dati alla mano, con le priorità bene in vista, i cittadini ti premiano.


Stiamo rivalutando la democrazia liberale? No, nient'affatto. Anche perchè l'elezione diretta del sindaco, che prevede anche un doppio turno ma su un impianto proporzionale per quanto concerne i voti di lista, è il sistema meno liberale (e più democratico) di elezione. Infatti, i liberali sono sempre stati: o per il proporzionale puro o per il maggioritario puro. Queste elezioni, invece, hanno dimostrato che è possibile salvaguardare il voto "di partito" (proporzionale) al primo turno, ed il voto "al candidato" (maggioritario) nei ballottaggi. Un sistema misto che il "mattarellum" non garantiva totalmente, perchè era a turno unico.


Queste due vittorie dimostrano anche altre cose. Ad esempio, dimostrano che i cittadini sono molto più avanti della classe politica liberale su temi quali immigrazione, sicurezza, multiculturalismo. I richiami alla "zingaropoli", alla "stalingrado d'Italia", alle "brigate rosse nelle procure", alla "grande moschea islamica che farà da base per il terrorismo musulmano", hanno condannato la destra ad una sconfitta epocale.

Queste due vittorie dimostrano che i cittadini vogliono una classe politica che, prima ancora che capace, sia pulita, con la fedina penale linda, senza sospetti. De Magistris, ad esempio, rappresenta proprio questo tipo di candidato, ed in una città come Napoli (dove Cosentino ed il suo clan spopolavano fino a qualche tempo fa) l'onestà e la serietà vengono percepite come prioritarie rispetto alle capacità.


Queste due vittorie dimostrano anche che il terzopolismo, in Italia, non ha più ragion d'essere. Dopo decenni di governi balneari, la gente vuole vederci chiaro. Vuole una stabilità di governo. Vuole che Casini la smetta di stare con un piede ad Arcore ed un piede nelle coop rosse.

Queste due vittorie dimostrano che dove il PD, cioè il più grande partito di opposizione, si presenta INSIEME alla sinistra, e poi eventualmente alleato col centro, vince e convince; se il PD si presenta senza la sinistra, allora perde perchè viene meno la ragione sociale del partito e la sua base di riferimento.

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