martedì 17 maggio 2011

Amministrative 2011: analisi del voto

I vincitori delle elezioni??? Eccoli!!!



Le elezioni amministrative, pur non essendosi concluse in quanto bisogna attendere i ballottaggi per i responsi definitivi, hanno messo in evidenza alcune questioni che meritano un approfondimento.


Prima di tutto, l'arretramento della destra. Anche se La Russa, Napoli, la Santanchè, Lupi, Stracquadanio, Belpietro, Sallusti e vari leghisti hanno provato a minimizzare, i risultati dimostrano un crollo verticale del Pdl e della Lega, che al Nord (la loro roccaforte) perdono consensi in 14 su 15 comuni capoluogo rispetto alle regionali dell'anno scorso.


Secondo dato: il terzo polo non va. Hanno ottenuto risultati davvero modesti, e solo la frammentazione potrebbe rendere determinanti i voti di Udc, Fli e Api in alcune realtà.


Terzo dato: l'elastico dell'opposizione di centrosinistra. Pd, Idv e Sel hanno percentuali troppo diverse al nord, al centro e al sud, e se per il Pd ciò potrebbe indicare una differenza di radicamento, Idv e Sel sembrano essere percepiti dagli elettori sempre più come partiti d'opinione. L'opposizione ancora non riesce ad essere riconoscibile, proprio perchè continua a barcamenarsi tra il rincorrere il terzo polo e la necessita di creare un profilo riformista e progressista degno della storia della sinistra italiana.


Infine, last but not least, la crescita delle liste civiche, ed in particolare del MoVimento 5 Stelle: l'idea di far politica (altro che antipolitica) fuori dai partiti e dagli schemi politologico-elettorali classici viene premiata dall'elettorato, soprattutto in occasione di elezioni amministrative. Invece di parlare di processi al premier, guerra in Libia, uso politico della giustizia, correntismo di partito, ecc... le liste civiche si occupano di viabilità, ambiente, territorio, scuola, trasporti, rifiuti, energia, nuove tecnologie, insomma dei temi che davvero interessano ai cittadini perchè hanno ripercussioni sulla vita di tutti i giorni nei territori. A Bologna il record italiano: 9,9 % al candidato del MoV 5 stelle. Impressionante.


Analizziamo, adesso, i due casi più interessanti: Napoli e Milano.


La capitale del Sud vedrà, tra 15 giorni, un ballottaggio tra Luigi De Magistris (appoggiato da Idv, Federazione della Sinistra, PdSud e la lista civica Napoli è Tua, che ha preso più del 4%) e il candidato della destra Gianni Lettieri, convinto di vincere al primo turno ed invece fermatosi al 38,5%. Balza subito all'occhio il risultato individuale di De Magistris, capace di prendere il 27%, cioè undici punti in più rispetto a tutte le liste che lo appoggiavano. Determinante, quindi, il voto discgiunto che ha premiato l'ex magistrato ed ha distrutto Lettieri e, soprattutto, il candidato ufficiale del centrosinistra Morcone, fermo da un 19% deludentissimo. L'affermazione di de Magistris dimostra che non è affatto vero che i candidati meno moderati siano svantaggiati, se questi candidati sono ben riconoscibili, chiari ed onesti nei programmi politici e nella vita privata. L'elettorato premia i candidati chiari, specie l'elettorato di un territorio che è stanco di essere umiliato da decenni di compromessi al ribasso, di accordi sottobanco, di zone d'ombra.


Milano è la sorpresa delle sorprese: convinti della loro roccaforte, Pdl e Lega erano certi di vincere al primo turno. Ebbene, non solo vanno al ballottaggio col "Komunista" Pisapia, ma addirittura si fermano ad un incredibile 40 %, mentre il candidato del centrosinistra supera il 48% e, se riesce a fare un alleanza programmatica con il MoV 5 Stelle su determinati punti in comune, potrebbe vincere al ballottaggio senza nemmeno dover sperare in un aiuto degli elettori del terzo polo. Anche Pisapia dimostra che l'equilibrio, non la moderazione, è la carta vincente: equilibrio e nettezza, trasparenza e coerenza. Senza mai rinnegare il proprio passato e presente di sinistra, Pisapia ha interpretato il bisogno di cambiamento di ampi settori "borghesi" di Milano, riuscendo a far comprendere che quando si parla di elezioni amministrative bisogna focalizzare l'attenzione sui marciapiedi, sulla disoccupazione, sulle speculazioni edilizie, sull'ambiente, sul traffico abominevole.


Il fallimento della Moratti è il fallimento di Berlusconi, che ha ripresentato una candidata indecente ed invisa alla cittadinanza. Lo stesso Berlusconi ha visto dimezzati i voti di preferenza, ed ora deve sorbirsi anche i mal di pancia della Lega, che esce clamorosamente sconfitta da queste elezioni amministrative.


Bene così, andiamo avanti e sviluppiamo il Civismo.

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2 commenti:

  1. importante dimostrazione di crescita per il movimento 5 stelle...e la maggior parte dei media fa quasi finta di nulla e quelle rare volte che vengono nominati sono definiti estremisti!!!! Mah
    R.

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  2. ... o peggio ancora, li chiamano "grillini"! Come si fa a non comprendere il carattere C-I-V-I-C-O del MoV? Bah

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