sabato 7 dicembre 2013

Death to birth

Una prosa lirica, ispirata dall'ascolto di questa splendida canzone dei Pagoda:

Adesso è tardi. Davvero è tardi.
Mi sento giù. Mi sento sotto un treno che cammina sulle mie idee. Sui miei sogni adolescenziali, che adesso hanno la barba ingrigita. 
Ho trovato la fonte del suono delle mie lacrime. Hanno un sapore amaro e puzzano di gioventù, come gli alberi su cui abbiamo lasciato morire i frutti delle battaglie dei nostri padri.
Mi guardo indietro e vedo te, tra le sue braccia. Quelle braccia dovevano essere le mie, prima che morissi di nascita. Avrei dovuto cingerti io, difenderti da tutto e tutti, stringerti come si stringe un tesoro d'aria. So che non conoscerò mai qualcosa di simile ai battiti che il mio cuore ha avuto ogni volta che i tuoi occhi si sono tuffati dentro ai miei.
Ogni mattina mi ritrovo faccia a faccia con me stesso, e vince sempre lui. Lo specchio dovrebbe essere un arbitro imparziale, ma non è più così da quando io e te non guardiamo più lo stesso albero e la stessa luna. 



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