lunedì 2 dicembre 2013

Se noi siamo nulla, combattiamo per il Nulla



La vita non va vissuta, va combattuta.
Abbiamo combattuto per i re e gli imperatori, quando noi avevamo - se ci andava bene - solo un pezzo di terra arida da provare a coltivare. Abbiamo combattuto per il Papa, che consideravamo vicario di Cristo in terra, salvo poi scoprire che era un uomo come noi, con tanti vizi e qualche virtù. Abbiamo combattuto per la Patria, lo Stato, le Istituzioni: i nomi che abbiamo dato al Sistema che ci domina. Abbiamo combattuto per la Rivoluzione, per il potere proletario, e abbiamo avuto dittatura e burocrazia. Abbiamo combattuto per il profitto e per lo sfruttamento, a cui abbiamo dato il nome "Democrazia occidentale".
Abbiamo combattuto per la Libertà, e ci siamo ritrovati in catene. Abbiamo combattuto per l'Uguaglianza, e siamo stati omologati.

Ad un certo punto, abbiamo smesso di combattere. Ci siamo adeguati. "A che serve combattere per qualcosa, se tutto ciò che ottieni non è alla fine questo gran miglioramento?". Abbiamo cominciato ad adattarci, ad accontentarci di quel che passa il convento, a cercare corsie preferenziali, a servire clientele, a chiedere per favore ciò che ci spettava di diritto, a disinteressarci, a curare solo il nostro particulare.
Abbiamo ritenuto inutile continuare a combattere per qualcosa. Era meglio smettere di combattere.
Invece l'errore è stato combattere per qualcosa. Noi dovevamo, noi dobbiamo combattere per noi stessi e per la nostra comunità. Nessuna patria o stato, nessuna religione o ideologia: combattere per noi, per i nostri cari. E' troppo poco? Il Sistema non cambierà mai così facendo? Negli ingranaggi del Sistema, noi siamo nulla?
Allora è arrivato di smettere di combattere per qualcosa, e cominciare a combattere per il nulla.
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