domenica 15 dicembre 2013

L’Europa degli inciuci: anche la Germania applica il “modello italiota”

Il mio articolo pubblicato sul sito di Insorgenza Civile



Che i tedeschi siano stati gli inventori della Grosse Koalition è risaputo. Che il sistema tedesco ormai non riesca a produrre, da varie legislature, maggioranze chiare e distinguibili è una anomalia, che pare ispirata all’Italia.
Sì, è una “anomalia italiana” visto che proprio l’Italia è famosa per la cronica incapacità di dar vita a governi forti e a maggioranze coese persino quando le elezioni favoriscono nettamente un candidato (l’ultimo governo Berlusconi poteva contare sulla maggioranza più ampia della storia repubblicana, eppure…).
Figuriamoci, poi, quando le urne danno un responso di sostanziale parità tra due o tre poli: la paralisi totale, ciò che il sistema finanziario europeo e mondiale non può assolutamente permettersi.
E’ assolutamente necessario dar vita a governicchi, persino a grosse coalizioni o larghe intese, affinché “si tuteli la stabilità”, si metta mano “alle riforme urgenti di cui ha bisogno il Paese”, e altre amenità del genere.
La grande coalizione tedesca permetterà alla Merkel di diventare, per la terza volta, cancelliere della repubblica federale (eguagliando Adenauer e Kohl), nonostante il suo partito, la CDU, non avesse vinto le elezioni. A darle una mano ci penseranno quei fenomeni della SPD, sempre più dediti all’autolesionismo tipico del PD nostrano.
L’ultima volta che la SPD hanno realizzato una grande coalizione con la Merkel, hanno raggiunto il secondo peggior risultato della loro storia (parliamo di un partito centenario…). E allora? Cosa facciamo? Cambiamo marcia e la piantiamo di sostenere governi indecenti, che garantiscono solo i potentati economico-finanziari e demoliscono le condizioni di lavoro e di vita dei tedeschi (e degli europei, visto che la Germania è la “padrona del vapore” in Europa)? Ovviamente no! Facciamo un’altra volta una grande coalizione, e inventiamoci pure una sorta di primarie del programma di governo (notare l’ascendenza del tafazzismo piddino, danke); facciamo votare i nostri iscritti dicendogli che l’alternativa all’alleanza con la Merkel è il baratro dello stallo, con conseguenti nuove elezioni (perché allearsi coi pericolosi bolscevichi della Linke e coi Verdi non è nemmeno in discussione); prendiamo un plebiscito e diciamo alla Merkel: “Ok, la nostra base è favorevole”.
Secondo voi, questo governo sarà nel segno dell’alternativa o della continuità con le politiche di austerity che stanno condannando i popoli europei alla canna del gas? Questo governo sosterrà o contrasterà le decisioni del Bildeberg e della commissione Trilaterale? Questo governo favorirà la nascita di una Europa federale dei popoli o garantirà la sopravvivenza di una Unione Europea avvertita come nemica dai cittadini europei? Non è necessario attendere i posteri, per l’ardua sentenza…

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