domenica 15 dicembre 2013

Penthagon: rispetto, coerenza e Thrash Metal!



Per i lettori metallari, oggi l'Insorgente è lieto di proporvi l'intervista a Marco Spagnuolo, vocalist partenopeo della thrash metal band bresciana PENTHAGON. Chi bazzica l'underground metal italico avrà certamente sentito i Penthagon e il loro primo omonimo albun, edito nel 2012.
A conclusione dell'intervista, postiamo anche una loro canzone-manifesto.

Ciao Marco. Raccontaci un po' di come, e perchè, sono nati i Penthagon!
Ciao Antonio, I Penthagon presero forma nel 2008. Ricordo che in quel periodo eravamo tutti amici di comitiva oppure ottime conoscenze o colleghi di lavoro... L'allora batterista fece una corte spietata ad alcuni di noi perché accettassimo di mettere in piedi un progetto "diverso per genere e proposta musicale". Il perché...è anche motore di ciò che probabilmente ci ha spinto a continuare fino ad oggi...eravamo curiosi di sapere come sarebbe stato provare tutti insieme (ai tempi ognuno di noi veniva da band e generi totalmente diversi) e vedere cosa potesse nascere...senza troppe menate o obblighi. Mi ricordo che ci si voleva concentrare subito sui concerti...Ma dopo pochissimo tempo iniziammo a scrivere i nostri primi pezzi. sensazione bellissima che ti fa credere di poter andare avanti.

Quali sono le vostre influenze musicali?
Ascoltiamo molta musica e tanti generi, Dall'hard Rock al Death. Di sicuro i nostri riferimenti musicali sono di stampo Heavy, Thash, Progressive e Death. Band come NEVERMORE, ANNIHILATOR, DREAM THEATER... Riassumendo il tutto, ma ce ne sarebbero moltissime altre!

Musica per l’insorgenza: quali sono le vostre posizioni politiche ed esistenziali?
La nostra politica è la musica...siamo cresciuti con essa ed ora, che siamo "grandi" e molti di noi accasati, viviamo per essa. Non abbiamo mai avuto o voluto sfoggiare un'appartenenza politica. Rispettiamo il pensiero altrui anche se diverso dal nostro...Come noi speriamo sempre che la nostra musica possa piacere agli altri indipendentemente dalla fazione politica, religione, cultura, pelle o altro. se la politica ragionasse così...

Songwriting: come nasce una canzone dei Penthagon?
La musica e le parole dei testi vengono dall'animo e non per forza devono parlare d'amore (a quello ci pensano i vari "artistoidi" del momento)... Il periodo è quello che è...e da persone "normali" (parola grossa ahahah), con il privilegio di poter scrivere e farsi ascoltare nel modo più bello, abbiamo deciso di dare sfogo alle nostre paure, a ciò che odiamo, a ciò che ci circonda...in alcuni casi sembrava quasi utopico quello che scrivevamo...era a cavallo tra il 2009 ed il 2011...cose che, quest'anno purtroppo, sono all'ordine del giorno.

Se una persona non conosce i Penthagon, quale vostra canzone gli consiglieresti di ascoltare? Avete una canzone-manifesto?
Per le persone che non conoscono i Penthagon... Gli direi di ascoltare "DIGITAL TRAP BOX" (qui) oppure "IN THE NAME OF PEACE"(qui) , contenuti nel nostro omonimo disco "PENTHAGON", uscito a gennaio 2012.

Tu sei di Napoli, e vivi a Brescia. Sei un meridionale che vive in una roccaforte leghista. Ci racconti qualcosa della tua esperienza? 
Sono nato e cresciuto a Napoli...vivo a brescia dal '97, da quando avevo appena compiuto 18 anni. Sinceramente non ho mai sofferto situazioni particolari di razzismo...certo qualche occasione ci fu...ma stemperata nel modo migliore.
Mi è sempre piaciuto pensare che "ognuno abbia ciò che si merita". se una persona parte verso altre realtà con i presupposti sbagliati, il rischio di essere discriminato è più alto perché si predispone all'inimicizia. Non voglio dire che sia facile ma ti cito una frase detta da Alessandro Siani in una trasmissione televisiva "...noi del Sud (tutto) abbiamo questa caratteristica che, quando lavoriamo al Nord, dobbiamo dimostrarci 2 volte...la prima volta perché dobbiamo superare la diffidenza che hanno nei nostri confronti. La seconda perché dobbiamo dimostrare effettivamente il nostro valore. E solo alla fine di questo percorso possiamo dire una cosa, che noi sappiamo bene, e cioè che noi del Sud abbiamo una marcia in più". Mi piace pensare che sia lo stesso viceversa.

Come promesso, a conclusione dell'intervista ecco una canzone dei Penthagon.
Horns up!


Nessun commento:

Posta un commento