lunedì 9 dicembre 2013

Uno che sa ancora dire di no



Odiateci pure. Dite che siamo fuori dal mondo e dal tempo. Insegnateci che le cose girano come dite voi, e non come vorremmo farle girare noi. Non vi stiamo più a sentire. Non vi caghiamo più.
Silenzio.
Voce gutturale.
L'Oltretomba è qui. Siamo demoni su questa terra, dominata da angeli in doppiopetto e cravatta firmata, conto in banca gonfio e speculazioni finanziarie redditizie. Brave persone, non c'è che dire. Causano più morti del nazismo, ma lo fanno in nome della Libertà, della Liberaldemocrazia, del Liberismo. Che è l'antitesi della Libertà.
Al vostro vangelo liberale contrappongo il mio antivangelo. Edizione limitata: unica copia. Il tempo di scriverlo, e ve lo sbatterò in faccia.

Di tanto in tanto un fumo si alza, una barricata si solleva, un lacrimogeno viene lanciato. Di tanto in tanto le città tornano a vivere. Gli angeli nei loro uffici, i demoni nelle strade. I padroni agli aperitivi, gli schiavi a riempire carrelli.
E' questa la vita? Voi ci dite di si. Io dico di no.
Chi cazzo sono io? Nessuno. Sono semplicemente uno che ancora sa dire di no. Il mio spirito preferisce spezzarsi, piuttosto che piegarsi. E se morte desiderate, state perdendo tempo: non potete uccidere chi è già cadavere.

Voi ci vedete anonimi, nelle vostre aziende, sui vostri treni, nei vostri supermercati. Passiamo al vostro fianco, sotto i vostri occhi, continuamente. Eppur non vi accorgete di noi. E' questa la nostra forza: siamo ovunque. Senza pubblicità e senza rivendicazione.
Noi non rivendichiamo. Noi neghiamo.

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