mercoledì 23 marzo 2011

Nucleare: il Sud deve dire NO




I territori della penisola italica che vanno da Roma in giù sono, storicamente, territori a cui Dio (o chi per lui) ha donato uno splendido e costante Sole, un mare che costeggia i tre quarti delle terre, zone molto ventilate. In pratica, i territori meridionali sono i migliori AL MONDO per produrre energia solare, idroelettrica, eolica. A ciò, si potrebbe aggiungere anche l'energia termica, visto che il sottosuolo del Sud è notoriamente bollente; ed il petrolio della Lucania.
In pratica: l'unica cosa che in un territorio sismico come il Sud non si può nè deve fare, è il nucleare. Costruire una centrale nucleare al Sud significa andare contro le più elementari norme di sicurezza. Val la pena ricordare che gli incidenti nucleari sono come gli incidenti aerei: rari, ma quando avvengono non lasciano scampo.

I tedeschi, popolo che personalmente adoro, sono sempre stati molto attenti all'ambienta, all'Heimat (tanto è vero che i Verdi in Germania sono un partito molto grande ed importante), eppure hanno sul loro territorio, che è molto meno sismico del Sud, ben 16 centrali nucleari.
Due studi diversi, del 2008 e del 2010, hanno portato a queste conclusioni:
"Esaminando tutti i 16 impianti nucleari presenti sul territorio tedesco in relazione all'incidenza dei tumori tra i bambini è emersa una correlazione diretta tra il rischio di essere colpiti da leucemia in bambini con meno di cinque anni. I bambini che vivono entro 5 km dai reattori sono soggetti ad un incremento del 76% del rischio di contrarre una leucemia rispetto ai coetanei che vivono almeno a più di 50 km." (Bundesamtes fur Strahlenschutz (BfS) - Childhood Cancer and Nuclear Power Plants);
"La disparità nella nascita di maschi e femmine è aumentata a livello globale dopo i test di esplosioni atomiche nell'atmosfera, ed in Europa dopo il disastro di Chernobyl; c'è un aumento di tumori infantili nelle vicinanze delle centrali nucleari; la disparità nella nascita di maschi e femmine aumenta nei pressi di impianti nucleari in un modo che potrebbe essere associato al rilascio di radiazioni durante le operazioni di routine di tali impianti" (http://ibb.gsf.de/homepage/hagen.scherb/KusmierzVoigtScherbEnviroInfoBonn2010.pdf ).
A ciò si aggiunge il problema delle scorie radioattive, che è altamente sconsigliato stoccare in zone sismiche.
Oggi, la Germania ha deciso di abbandonare il nucleare: non finanzia più la costruzione di nuove centrali e vuole arrivare a chiuderle tutte.
Tutte le regioni del Sud devono allearsi e rispondere NO al nucleare, oltre a mettere sul tavolo progetti ed iniziative di politica energetica comune. Il Sud deve gestire autonomamente le proprie risorse naturali ed energetiche, e lo può fare solo quando TUTTE le regioni meridionali faranno voce grossa ed univoca!
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