martedì 17 gennaio 2012

Auguri campione



70 anni. Muhammad Alì compie oggi 70 anni.
Il labbro di Louisville fu il suo primo soprannome, e lo accompagnò per tutta la carriera. Era solito saltellare sul ring e massacrare i timpani degli avversari con offese ed imprecazioni, prima di massacrarli coi pugni. Fu, infatti, l'iventore del trash talking. Vinceva gli incontri prima con le labbra e poi coi pugni. E' passato alla storia il suo martellamento psicologico ai danni di George Foreman in occasione della Rumble into the Jungle, il più famoso incontro di pugilato combattuto nel Novecento, che vide Alì battere Foreman a Kinshasa, in Zaire.
Fluttuava come una farfalla e pungeva come un'ape, Muhammad Alì nato Cassius Clay, nome che ripudiò perchè era un nome da schiavo, mentre Muhammad Alì fu il suo nome da musulmano, religione a cui si convertì ufficialmente il giorno dopo aver sconfitto Sonny Liston entrando nella Nazione dell'Islam, un gruppo radicale musulmano.
E la foto qui sopra celebra proprio quell'incontro: Alì che sovrasta Liston, il quale è già al tappeto nonostante sia passato un solo minuto dall'inizio del primo round.

Alì vinse anche la medaglia d'oro alle olimpiadi di Roma nel 1960, aveva una carriera davanti che sarebbe stata ancor più lucente, se non avesse deciso di mettere in discussione tutto poer i propri ideali: rifiutò di andare a combattere in Vietnam, "perchè nessun Vietcong mi ha mai chiamato negro". Gli tolsero la licenza per combattere, lo denigrarono, lo misero sulla gogna. Ma alla fine, Alì risorse come un araba fenice.

Grazie Alì, per ciò che hai fatto sul ring, ma soprattutto fuori dal ring.

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