martedì 17 gennaio 2012

La fregatura di Alemanno






Alemanno pone in salvo la sua squadra di governo firmando l'ordinanza con la quale scioglie e rinomina la sua Giunta, con gli stessi componenti attuali. Così facendo, la "nuova" giunta non sarà colpita dal ricorso al Tar sulle quote rosa, in quanto sarà necessario presentare un nuovo ricorso contro questa nuova giunta, identica in tutto e per tutto alla vecchia.
Questo stomachevole comportamento, che manifesta ancora una volta la sensibilità politico-istituzionale e morale di chi è abituato a piegare le regole piuttosto che a rispettarle, è stato ovviamente giustificato dal sindaco, che in una nota del Campidoglio dichiarava di aver assegnato maggiori deleghe a due donne della Giunta, il vicesindaco Sveva Belviso e l'assessore Rosella Sensi.
Al vicesindaco Belviso, oltre ad essere confermate le deleghe, è stato affidato il compito un coordinamento generale degli interventi in materia di politiche sociali e della sicurezza.
All'assesore Sensi, oltre ad essere confermate le deleghe, sono state affidate anche le deleghe per il nuovo assetto istituzionale di Roma Capitale, le relazioni internazionali oltre alla definizione e verifica degli indirizzi gestionali di Roma City Investment, l'agenzia per lo sviluppo territoriale.

Inutile dire che non serviva certo un rimpasto di Giunta, con revoca e nomina dei medesimi componenti, per mettere a punto l'azione di governo! E' palese il tentativo del sindaco Alemanno di "mettere in salvo" se stesso e la sua Giunta dal ricorso al TAR riguardante le quote-rosa, cioè la scarsa presenza femminile nella giunta capitolina.

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