lunedì 23 gennaio 2012

ImmondiziaZero



Spero che ieri sera abbiate visto Presa Diretta, su RaiTre. Si è parlato dell'emergenza rifiuti a Roma. Perchè già di emergenza rifiuti si tratta, visto che la chiusura di Malagrotta (la discarica più grande d'Europa, che doveva essere chiusa anni fa) è stata prorogata di altri 6 mesi.
La Giunta Polverini ha approvato in pompa magna un piano rifiuti che TUTTI gli osservatori hanno definito "fantascienza": tra le tante fandonie scritte, vi è anche la previsione di passare IN UN ANNO da un 24% di raccolta differenziata al 65%. Non esiste AL MONDO un caso di un aumento del 40% di raccolta differenziataq in un anno. Inoltre, il piano rifiuti prevede anche la realizzazione di due nuove discariche, definite "temporanee" esattamente come temporanee dovevano essere le varie discariche che, da Malagrotta in poi, infestano il territorio romano.

Ieri sera, Presa Diretta ha focalizzato l'attenzione su vari aspetti del problema rifiuti capitolino: dalla differenziata insufficiente, perchè non prevede il porta a porta, agli sversamenti di talquale, dalle discariche abusive alle deroghe continue alle più elementari norme di legge, dai livelli tossici rilevati nelle acque, nei terreni e nell'aria alla vecchia tecnica di nominare un commissario (in questo caso, il prefetto Pecoraro) per individuare le discariche.
La politica se ne lava le mani. Tutta la politica, sia chiaro. Non possiamo certo dire che prima della Polverini e di Alemanno il ciclo dei rifiuti a Roma funzionasse alla grande. Possiamo, però, affermare che la Polverini e Alemanno hanno aggravato la situazione, evitando di intervenire da anni (in barba alle loro promesse elettorali) e dimostrandosi sordi e ciechi rispetto a tutte le innovazioni nel campo della raccolta e della lavorazione dei rifiuti. Basti pensare che la stessa barbarica idea di costruire, nel 2012, due nuove discariche invece di investire nella differenziata porta a porta, nel riciclio, nel riuso, nel compostaggio e anche nella riduzione dei rifiuti prodotti, è l'ennesima dimostrazione dell'inadeguatezza politica del tandem "de destra" Alemanno-Polverini.
Per non parlare, poi, dei siti in cui è prevista la costruzione delle discariche: Riano e Corcolle. Nel primo caso, ci troviamo in una zona con agricoltura biologica d'avanguardia, capace di immettere sul mercato prodotti di qualità che vengono invidiati anche all'estero; nel secondo caso, a tutta la produzione di vino e olio si aggiunge la presenza di un sito archeologico, la Villa Adriana, inserito dall'Unesco nella lista dei patrimoni dell'umanità, al pari del Colosseo o delle Piramidi egizie.
Ce la vedete, voi, una discarica a 600 metri dalla Sfinge?

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