sabato 7 gennaio 2012

"Non rompere e pensa alla famiglia"



Nicola Lopreiato è il capo servizio della Gazzetta del Sud a Vibo Valentia. Nicola Lopreiato è un giornalista, usa le parole per informare i cittadini e denunciare il malaffare. A questo cronista, sconosciuto ai più, è stata recapitata una lettera particolare: il mittente è Leone Soriano, attualmente detenuto nel carcere di Cosenza e ritenuto dagli investigatori il capobastone dell'omonima cosca di Filandari, in provincia di Vibo Valentia.
"Invece di rompere ogni giorno con la cosca Soriano, che non esiste e non è mai esistita, pensa di più alla tua famiglia che è meglio per tutti". Queste le parole usato dal Soriano per minacciare, neanche troppo velatamente, il giornalista della Gazzetta del Sud. Leone Soriano è stato arrestato il 2 luglio 2009 e condannato in cassazione, insieme al fratello Francesco, a sei anni di reclusione per detenzione illegale a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ma è ancora accusato di tanti altri reati, tra cui associazione mafiosa.
Secondo gli inquirenti, la 'ndrina di cui Leone Soriano sarebbe il capo imponeva anche un dazio di 20 € a tutti i camion che passavano sulla A3 nella zona di Filandieri. Inoltre, alcuni esponenti di questa 'ndrina sono accusati di aver più volte minacciato i dirigenti e i lavoratori delle ditte impegnate nei lavori di ammodernamento della Salerno - Reggio Calabria: fucili a canne mozze in mano, i malavitosì puntavano le armi verso gli autisti dei camion, verso i lavoratori, e verso gli imprenditori della zona.
L'operazione che ha smascherato questi loschi traffici è stata chiamata, dalla DDA, Operazione Rotarico, dal nome del balzello di passaggio imposto nella antica città di Rota ai tempi dell’Impero romano.

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