Filippo Patroni Griffi è l'attuale Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione. Ha comprato una casa di 109 metri quadrati vista Colosseo per 177 mila euro. Poco più di 1600 euro a metro quadro. Inutile dire che questo prezzo è completamente fuori mercato, vista la zona in cui sorge questo appartamento. Eppure l'arcano è facilmente spiegato: la casa è accatastata A/4, abitazione popolare.
Stamattina vi è stata una iniziativa di Action insieme a Unione inquilini, Inquilini senza titolo e Point Break. E' stato occupato simbolicamente l'atrio del palazzo dell'abitazione del ministro Patroni Griffi, in via di Monte Oppio 12.
"Inps: case svendute ai ricchi, diritti negati ai cittadini". Questo è stato scritto sullo striscione esposto dai manifestanti, i quali denunciano "uno scandalo colossale, rappresentato dalla gestione degli immobili da parte degli enti previdenziali e sulla vicenda della loro dismissione, affidata alla Scip (Società di cartolarizzazione degli immobili pubblici) che aveva come unico obiettivo di fare cassa. Obiettivo peraltro non centrato visto che nel febbraio del 2009 il governo provvedeva alla liquidazione della Scip rimettendo il patrimonio in mano all'Inps. Risultato: un buco da 1,7 miliardi di euro e il blocco delle vendite e dei rinnovi dei contratti. Siamo all'assurdo: molti immobili di pregio sono stati svenduti a vip mentre nelle periferie più disagiate, pensionati e lavoratori dipendenti a basso reddito, ancora aspettano che venga garantito anche a loro di acquistare o affittare ad un canone sociale l'alloggio in cui vivono da decine di anni e molte famiglie rischiano lo sfratto e lo sgombero coatto".
I manifestanti dichiarano:
"DELL´INPS, DUE PESI E DUE MISURE: SVENDUTE AI RICCHI MENTRE I CITTADINI VENGONO SGOMBERATI E ASPETTANO ANCORA IL RISPETTO DEI LORO DIRITTI
Non bisogna fermarsi all´apparenza. La vicenda del Ministro Patroni Griffi, simile a quella di altri inquilini vip dell´INPS e di altri enti previdenziali, va indagata fino in fondo per gettare un cono di luce su uno scandalo colossale, rappresentato dalla gestione degli immobili da parte degli enti previdenziali e sulla vicenda della loro dismissione, affidata alla Scip (Società di cartolarizzazione degli immobili pubblici), il destino nel nome, si potrebbe ironizzare.
Tutto nasce con la finzanza creativa di Tremonti, quando un immenso patrimonio pubblico è stato "cartolarizzato" cioè ceduto alla "scip", una scatola vuota non controllata da nessuno che aveva come unico obiettivo quello di fare cassa. Obiettivo peraltro non centrato visto che nel febbraio del 2009 il governo provvedeva alla liquidazione della scip rimettendo il patrimonio in mano all'Inps. Risultato: un buco da 1,7 miliardi di euro e il blocco delle vendite e dei rinnovi dei contratti.
Siamo all´assurdo che molti immobili di pregio, tutti localizzati nel centro di Roma, attraverso arzigogolate procedure giudiziarie, sono stati svenduti a vip (con tutti i dubbi sulla trasparenza e la regolarità delle assegnazioni) mentre nelle periferie più disagiate, pensionati e lavoratori dipendenti a basso reddito, ancora aspettano che venga garantito anche a loro di acquistare o affittare ad un canone sociale l´alloggio in cui vivono da decine di anni e molte famiglie rischiano lo sfratto e lo sgombero coatto.
Mentre a Patroni Griffi e altri venivano svendute a quei prezzi le case al centro di Roma, in periferia sono ancora circa 10 mila le famiglie, inquilini dei medesimi enti previdenziali, che attendono invano il rispetto del propri diritti di prelazione (malgrado ci sia una legge che lo prevede esplicitamente).
A queste si aggiungono almeno altre 1000 famiglie, con redditi bassissimi, formalmente senza titolo, che aspettano una regolarizzazione da anni e che sono a rischio di sgombero.
Come al solito la casta vechia e nuova gode dei privilegi e i cittadini normali vedono negati i loro diritti.
GOVERNO, PARLAMENTO, ENTI PREVIDENZIALI SONO CHIAMATI A RISOLVERE QUESTA EVIDENTE SPEREQUAZIONE CHE GRIDA VENDETTTA.. LO SI PUO' FARE A PARTIRE DAL DECRETO MILLE PROROGHE.
IL DIRITTO ALLA CASA VA GARANTITO ALLE FAMIGLIE CON REDDITI BASSI E AI PRECARI, A CHI AVREBBE DIRITTO A UNA CASA POPOLARE E NON L'INVERSO IN CUI CHI LE CASE DEGLI ENTI PUBBLICI, CHE DOVREBBERO AVERE COME DESTINATARI PROPRIO QUEI SOGGETTI, INVECE VENGONO SVENDUTE A CHI E' GIA' RICCO E GODE DI PRIVILEGI E POTERE".
Stamattina vi è stata una iniziativa di Action insieme a Unione inquilini, Inquilini senza titolo e Point Break. E' stato occupato simbolicamente l'atrio del palazzo dell'abitazione del ministro Patroni Griffi, in via di Monte Oppio 12.
"Inps: case svendute ai ricchi, diritti negati ai cittadini". Questo è stato scritto sullo striscione esposto dai manifestanti, i quali denunciano "uno scandalo colossale, rappresentato dalla gestione degli immobili da parte degli enti previdenziali e sulla vicenda della loro dismissione, affidata alla Scip (Società di cartolarizzazione degli immobili pubblici) che aveva come unico obiettivo di fare cassa. Obiettivo peraltro non centrato visto che nel febbraio del 2009 il governo provvedeva alla liquidazione della Scip rimettendo il patrimonio in mano all'Inps. Risultato: un buco da 1,7 miliardi di euro e il blocco delle vendite e dei rinnovi dei contratti. Siamo all'assurdo: molti immobili di pregio sono stati svenduti a vip mentre nelle periferie più disagiate, pensionati e lavoratori dipendenti a basso reddito, ancora aspettano che venga garantito anche a loro di acquistare o affittare ad un canone sociale l'alloggio in cui vivono da decine di anni e molte famiglie rischiano lo sfratto e lo sgombero coatto".
I manifestanti dichiarano:
"DELL´INPS, DUE PESI E DUE MISURE: SVENDUTE AI RICCHI MENTRE I CITTADINI VENGONO SGOMBERATI E ASPETTANO ANCORA IL RISPETTO DEI LORO DIRITTI
Non bisogna fermarsi all´apparenza. La vicenda del Ministro Patroni Griffi, simile a quella di altri inquilini vip dell´INPS e di altri enti previdenziali, va indagata fino in fondo per gettare un cono di luce su uno scandalo colossale, rappresentato dalla gestione degli immobili da parte degli enti previdenziali e sulla vicenda della loro dismissione, affidata alla Scip (Società di cartolarizzazione degli immobili pubblici), il destino nel nome, si potrebbe ironizzare.
Tutto nasce con la finzanza creativa di Tremonti, quando un immenso patrimonio pubblico è stato "cartolarizzato" cioè ceduto alla "scip", una scatola vuota non controllata da nessuno che aveva come unico obiettivo quello di fare cassa. Obiettivo peraltro non centrato visto che nel febbraio del 2009 il governo provvedeva alla liquidazione della scip rimettendo il patrimonio in mano all'Inps. Risultato: un buco da 1,7 miliardi di euro e il blocco delle vendite e dei rinnovi dei contratti.
Siamo all´assurdo che molti immobili di pregio, tutti localizzati nel centro di Roma, attraverso arzigogolate procedure giudiziarie, sono stati svenduti a vip (con tutti i dubbi sulla trasparenza e la regolarità delle assegnazioni) mentre nelle periferie più disagiate, pensionati e lavoratori dipendenti a basso reddito, ancora aspettano che venga garantito anche a loro di acquistare o affittare ad un canone sociale l´alloggio in cui vivono da decine di anni e molte famiglie rischiano lo sfratto e lo sgombero coatto.
Mentre a Patroni Griffi e altri venivano svendute a quei prezzi le case al centro di Roma, in periferia sono ancora circa 10 mila le famiglie, inquilini dei medesimi enti previdenziali, che attendono invano il rispetto del propri diritti di prelazione (malgrado ci sia una legge che lo prevede esplicitamente).
A queste si aggiungono almeno altre 1000 famiglie, con redditi bassissimi, formalmente senza titolo, che aspettano una regolarizzazione da anni e che sono a rischio di sgombero.
Come al solito la casta vechia e nuova gode dei privilegi e i cittadini normali vedono negati i loro diritti.
GOVERNO, PARLAMENTO, ENTI PREVIDENZIALI SONO CHIAMATI A RISOLVERE QUESTA EVIDENTE SPEREQUAZIONE CHE GRIDA VENDETTTA.. LO SI PUO' FARE A PARTIRE DAL DECRETO MILLE PROROGHE.
IL DIRITTO ALLA CASA VA GARANTITO ALLE FAMIGLIE CON REDDITI BASSI E AI PRECARI, A CHI AVREBBE DIRITTO A UNA CASA POPOLARE E NON L'INVERSO IN CUI CHI LE CASE DEGLI ENTI PUBBLICI, CHE DOVREBBERO AVERE COME DESTINATARI PROPRIO QUEI SOGGETTI, INVECE VENGONO SVENDUTE A CHI E' GIA' RICCO E GODE DI PRIVILEGI E POTERE".
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