giovedì 5 gennaio 2012

Dalla cortina di ferro alla Cortina di soldi



Decenni fa c'era una cortina di ferro che divideva l'Europa e il Mondo. Da una parte "i paladini della libertà", l'Occidente liberale, liberista e libertario; dall'altra, "l'impero del male", i comunisti trinariciuti che mangiavano i bambini.
Oggi c'è un'altra Cortina, sulle Dolomiti, che divide le persone: da una parte quelli che pagano le tasse, tutte le tasse; dall'altra quelli che guidano una Ferrari, pur avendo dichiarato di guadagnare meno di trentamila euro lordi all'anno.
La verità non è mai così manichea (i buoni qui, i cattivi lì), però c'è una bella differenza tra il non pagare il canone RAI e il detenere "beni di lusso in conto vendita per più di 1,6 milioni di euro, senza alcun documento fiscale", come riscontrato dagli 80 ispettori dell'Agenzia delle Entrate che hanno effettuato i controlli il 30 e il 31 dicembre.

Il sindaco di Cortina, preoccupato per l'immagine della famosa cittadina e per i suoi ricchissimi turisti, ha affermato: "Non capisco perchè ci son voluti 80 ispettori sul posto per scoprire che 133 auto di grossa cilindrata intestate a persone fisiche appartenevano a contribuenti che dichiarano pochissimo: sarebbe bastato un semplice controllo incrociato dei dati già in possesso dell’Agenzia, fatto direttamente dall’ufficio, senza mettere in scena uno spettacolo hollywoodiano che ha dato la sensazione di vivere in un vero e proprio stato di polizia». Una operazione mediatica, insomma.
Probabilmente è vero. Per questo sarebbe molto interessante, oltre che giusto, pubblicare un elenco coi nomi di questi poveracci in Ferrari. I cittadini devono sapere che il posto all'asilo nido del figlio è stato preso dal figlio di un poveraccio che passa le vacanze di Natale a Cortina e mangia in ristoranti che, da un giorno all'altro, incassano il 110 %in più.
Così l'operazione dell'Agenzia delle Entrate smetterebbe di essere mediatica, e diventerebbe efficace. Per la gioia del sindaco di Cortina.

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