sabato 14 gennaio 2012

Opposizione? Nel territorio



Intorno a me c'è tanta gente. Incazzata nera. Con Monti. Con Berlusconi. Con la Sinistra. Perchè se i soldi in tasca sono sempre di meno, se il contratto di lavoro a tempo indeterminato è un miraggio, se le tasse aumentano e i servizi peggiorano, la colpa è di tutti. Di quelli che governavano. Di quelli che governano. Di quelli che si candidano a governarci nel prossimo futuro.

Sento aria di Opposizione. Sterile, frammentaria, qualunquista, sfascista, ritardataria Opposizione. E non posso che rallegrarmene. Bisognerebbe convogliarla, metterla in rete, indirizzarla. Per evitare che venga dispersa. O, peggio ancora, lasciata sfogare in maniera incontrollata.


Tutti stanno diventando "esperti" di rating e di spread. Tutti vogliono dire la loro. Tutti hanno la ricetta per uscire dalla crisi. Ma cosa FANNO?

Se c'è una cosa che questa crisi ha insegnato, per l'ennesima volta, è che i processi globali possono essere contrastati in ambito territoriale. Pensa globale e agisci locale. Bene. Tutti pensano globale, ma nessuno agisce locale.


Parlo di Roma, la città in cui vivo da più di quattro anni. Nei nostri quartieri c'è tanto da fare. Servizi insufficienti, traffico e inquinamento poco sopportabili, criminalità in aumento, prezzi altissimi delle abitazioni e degli affitti, i posti negli ospedali e negli asili scarseggiano spaventosamente. Bene. Vogliamo contrastare questo stato dell'arte? Invece di pendere dalle labbra bocconiane di Monti, che se ne strafotte di Tor Bella Monaca, di Ponte di Nona, di Colle del Sole, perchè non realizzare una opposizione nel territorio alle politiche che tutti (da Rutelli ad Alemanno, passando per Veltroni) hanno realizzato, impoverendo il tessuto sociale di questa città?


Non parlo di partiti, sia chiaro. Ognuno vota chi cazzo vuole.

Parlo di progetti: edilizia popolare, scolastica ed ospedaliera; decentramento degli uffici e dei servizi; crescita quantitativa e qualitativa del trasporto pubblico; contrato ai progetti di realizzazione di inceneritori e discariche; aumento degli spazi sociali e ludici; sicurezza.

Parlo di un progetto. Il Progetto Opposizione.


Ma sono scettico. Non credo che troverò compagni di viaggio. La gente sa lamentarsi, ma non si muove.
Per questo mi muovo da solo.
Non aspetto nessuno.
L'Opposizione non può attendere in eterno.
Hic et nunc.

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