Mi è sempre piaciuta la poesia. Ancor di più, mi piacciono i poeti. Le loro vite. La loro arte. E quel confine netto tra loro e la sedicente società civile. Poeta è colui che scrive le solite cose in un in modo, ricordalo bene. Essi non scoprono nulla. Essi svelano. Non creano niente. Distruggono: giudizi e pregiudizi, norme e codici del benpensare, conformismo e moderatismo. Il poeta non è un muratore, che costruisce edifici. Il poeta non è uno scienziato, che inventa una formula per salvare o annientare il Mondo. Il poeta vede. Tra le impercettibili sfumature della quotidianità, il poeta vede i bianchi. E i neri. Forse per questo ho sempre amato i poeti: perché mi vedevano. Mentre tutti mi ascoltavano, loro mi sentivano. Ed io sentivo loro, nonostante fossero morti anche duemila anni prima della mia nascita.
Uno dei generi più famosi di poesie è la lirica amorosa. Praticamente tutti i poeti si sono posti il problema dell’Amore. E della ricerca della famigerata rima migliore. “Cosa fa rima con amore?”, ci hanno chiesto fin dalle elementari. I più dolci hanno risposto “cuore”. I più romantici, “dolore” (e ciò dimostra che l’esser dolci e l’esser romantici sono due cose diverse, se non proprio opposte). Anche io mi sono posto questa domanda. E dopo trent’anni ho trovato la risposta. La MIA risposta. Onore. Amore fa rima con Onore.
L’Amore è la benzina della Vita. Come la benzina alimenta il motore, così l’Amore alimenta il Conflitto, cioè il motore della Vita.
La vita è lotta, conflitto. Ed ogni conflitto è generato dall’amore. Se non ami qualcosa o qualcuno, non combatteresti mai. E’ l’amore (per te stesso, per la tua famiglia, per il tuo popolo, per la tua terra, per le tue idee) che ti fa imbracciare una penna o un fucile. Indossare una maschera (come V per Vendetta) o un paio di guantoni (come Jim Braddock).
Lo stesso Odio è generato dall’Amore. Non esiste l’Odio puro. Tu odi solo ciò che mina l’esistenza tua e delle persone che ami. Se tu non amassi qualcosa o qualcuno, non conosceresti l’Odio. E siccome l’Odio è pericoloso, il Sistema cerca di indirizzarlo lontano da se stesso. E ti induce ad amare cose o persone per le quali, in realtà, non provi nulla. Ma sei lobotomizzato.
Amando ciò che ti dicono di amare, automaticamente odi ciò che loro vogliono farti odiare.
Tirati fuori da questo schema. Impara ad amare in maniera AUTONOMA. Trovala tu la parola, l’idea, il valore che fa rima con “amore”. Io ho trovato la mia rima personale. Onore.
Si può amare in tanti modi, non c’è dubbio. Io ho deciso di amare con Onore. Voglio, cioè, rendere quotidianamente onore a tutte le persone e le idee che amo. Voglio vivere una vita fiera, dove i vizi ed i peccati di una gioventù conforme siano stati abbandonati “dall’altra parte” del muro di cui ti ho parlato precedentemente.
Il filo spinato sono le mie idee. I miei valori. Amore ed Onore sono i miei fari. Dal punto di scontro tra ciò che ero e ciò che sono si sono salvati solo l’Amore e l’Onore. Perché sono forti. Il resto, distrutto e ormai inutilizzabile, è dall’altra parte del muro. E sta bene lì.
Vivere e amare con Onore. Schiena dritta. Testa alta. Se hai una idea, combatti per essa. Se ami una persona, sii pronto ad uccidere o ad essere ucciso. Se hai combattuto con Onore, il tuo nemico te ne renderà atto. La Storia dirà di te che hai vissuto con onore. E nel Valhalla ci sarò posto anche per te.
Nella mia vita precedente ho amato. E tanto, credimi. Ma senza onore. Mi sono macchiato di azioni disonorevoli. E devo alla mia grinta se oggi sono qui a parlare con te. Avrei potuto conformarmi. Farmi trascinare dalla corrente. Attendere sulle sponde del fiume. Far finta di niente. Essere come tanti altri. Superare i miei errori, senza imparare nulla da loro.
Invece no. Ho dichiarato guerra a me stesso. Mi sono sputato in faccia ed ho reagito. Ho raggiunto il mio punto di scontro. E alla fine sono risorto. Ed ho deciso di vivere, amare, essere a modo mio. In maniera Estranea.
Nessun commento:
Posta un commento