Trenitalia, controllata dal Gruppo Ferrovie dello Stato, ha costituito con la francese Veolia una nuova compagnia ferroviaria che punterà alla gestione dei servizi di Alta Velocità in Europa. In particolare, la nuova società punta a partecipare a due gare in Gran Bretagna per un valore complessivo di 1,4 miliardi di euro. Inoltre, si occuperà delle tratte Parigi-Bruxelles e dell’Alta Velocità Torino-Lione e Milano-Parigi. Un investimento strategico per la compagnia ferroviaria italiana, che guarda al mercato europeo come un sicuro viadotto per lo sviluppo. Peccato, però, che in grandi numeri di questa operazione cozzano con la drammatica situazione delle ferrovie al Sud Italia.
Il capitale sociale della newco (circa 1,5 milioni di euro), poteva essere infatti impiegato per ammodernare le reti del Mezzogiorno. Ancora oggi viaggiare in treno in Sicilia e una vera e propria impresa, l’Alta Velocità si ferma a Napoli e molti dei treni che viaggiano verso Reggio Calabria sono di gran lunga più vecchi di quelli che vanno al Nord. Ora, non si vuole certo criticare l’investimento di Trenitalia in Francia, ma sembra assurdo che prima di ristrutturare la rete domestica, il vettore ferroviario pensi ad operazioni all’estero.
In questi giorni vediamo in tv uno spot di Trenitalia, che annuncia l’avvio dei servizi Internet sui treni Freccia Rossa. Peccato, che i convogli superveloci si fermino a Napoli. Dal Vesuvio in giù si viaggia come venti anni fa, senza computer, internet, servizi interattivi. A mala pena prende il cellulare.
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Il capitale sociale della newco (circa 1,5 milioni di euro), poteva essere infatti impiegato per ammodernare le reti del Mezzogiorno. Ancora oggi viaggiare in treno in Sicilia e una vera e propria impresa, l’Alta Velocità si ferma a Napoli e molti dei treni che viaggiano verso Reggio Calabria sono di gran lunga più vecchi di quelli che vanno al Nord. Ora, non si vuole certo criticare l’investimento di Trenitalia in Francia, ma sembra assurdo che prima di ristrutturare la rete domestica, il vettore ferroviario pensi ad operazioni all’estero.
In questi giorni vediamo in tv uno spot di Trenitalia, che annuncia l’avvio dei servizi Internet sui treni Freccia Rossa. Peccato, che i convogli superveloci si fermino a Napoli. Dal Vesuvio in giù si viaggia come venti anni fa, senza computer, internet, servizi interattivi. A mala pena prende il cellulare.
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