martedì 22 febbraio 2011

Un libico grido di dolore




Gheddafi ha fatto sganciare bombe sul proprio popolo. Mille morti, forse più. E nessuno interviene. Berlusconi, memore dei tanti bunga bunga, ancora non ha proferito parola. "Chiamerà il colonnello", garantisce Frattini. Mentre Bossi dice subito la sua priorità: "Gli immigrati libici vadano in Europa". Eh già, la solidarietà dei settentrionali è nota. E Bossi ne è degno interprete. Che schifo.

L'Eni annuncia il blocco del gasdotto. In poche parole: ci saranno rincari al gas. Già me li vedo i dirigenti dell'Eni che si fregano le mani mentre i libici muoiono. Gli uomini del Sistema non hanno pietà. Contano solo i soldi. E le tragedie (terremoti, bombardamenti, guerre) producono molti più soldi della pace.

Dopo l'Algeria, la Tunisia e l'Egitto, tocca alla Libia: il Mediterraneo è in subbuglio. Chissà se anche le Due Sicilie si ribelleranno prima o poi.
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2 commenti:

  1. ribellione del sud Italia non la vedo, in quanto manca la conoscenza di una identità comune e non ci sono esponenti che la ricordano.
    ...e la nostra classe politica italiana ha saputo solo leccare tutto ciò che è di sporco in Gheddafi....che schifo
    R.

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  2. Concordo: il problema delle Due Sicilie è identitario, che significa culturale e politico contemporaneamente.

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