venerdì 18 maggio 2012

Adesso ballottaggi, poi campagna elettorale



Sembra un assurdo, ma non lo è. I ballottaggi per le amministrative, che si terranno domenica e lunedì, dovrebbero essere la conclusione della campagna elettorale; invece segneranno l'inizio della campagna elettorale, che si preannuncia lunghissima e senza esclusione di colpi, per le politiche del 2013. Nonostante la crisi economica acuisca ogni giorno di più le sofferenze dei cittadini, ed il governo bocconian-europeista non risolva alcun problema degli italiani, i partiti politici non faranno altro che cominciare la campagna elettorale. "I politici pensano alle prossime elezioni, gli statisti alle prossime generazioni": bene, possiamo quindi dire che non vediamo statisti all'orizzonte, ma solo politici e, nella maggior parte dei casi, politicanti.

In campo scenderanno le macchine da guerra dei partiti maggiormente usciti ridimensionati dalle ultime consultazioni amministrative: Pd e, soprattutto, PdL cominceranno fin da subito il loro bombardamento mediatico-clientelare, per garantirsi quella dote di voti che consenta ad entrambi di rappresentare, insieme, almeno il 50 % dell'elettorato italiano. Il fallimento del progetto terzopolista dovrebbe spingere a mettere la parola fine, una volta per tutte, sulla più volte annunciata "morte del bipolarismo": l'Italia è ormai bipolarizzata, non sarà mai bipartitizzata e non sarà mai più proporzionalizzata. Ma Casini e Buttiglione non vogliono arrendersi: proporzionale o morte! E moriranno, se continua così. Chi invece pare godere di ottima salute è il Movimento 5 Stelle, che i sondaggi danno al 15 %: in pratica, il terzo partito italiano, ad una spanna dal PdL senza Berlusconi. Grillo è stato geniale in questi anni e, soprattutto, negli ultimi mesi, e se i ballottaggi dovessero portare qualche altro esponente del Movimento 5 stelle a diventare sindaco, ne vedremo delle belle: chi glielo spiega a Bersani e al suo suggeritore col Baffetto? Di Pietro, almeno, pare non preoccuparsi troppo, sia perchè l'IdV ha molti punti programmatici in comune col MoVimento, sia perchè il nuovo centrosinistra che si candida a guidare l'Italia non può prescindere dall'IDV, ed il richiamo al voto "utile" spingerà necessariamente qualche cittadino, che ora dice di votare per Grillo, a votare per il "partito cugino" di Di Pietro.
SEL non vede l'ora di tornare in Parlamento, e farà parte dell'alleanza di centrosinistra. Questo è sicuro. Vendola comincerà il tour dell'Amore, dopo i comizi d'Amore, e andrà di piazza in piazza a spiegarci che "la connessione post-sentimentale tra il neoproletariato intellettuale precario e la rappresentanza politica unitaria avverrà nelle casematte della Politica in cui verrà sancita la parità tra la questione del Lavoro e la questione dei Diritti". Qualche operaio si gratterà i coglioni, non capirà niente, e difficilmente applaudirà.
La Lega Nord Albania non se la passa bene, ma è prematuro darla per morta. Se non altro per scaramanzia. Hanno provato a spiegare che le purghe staliniane in salsa padana fossero la dimostrazione della rinascita della Lega, ma gli elettori non si son fatti fregare. Stavolta. Però c'è sempre un domani.

Lo Spigolo Indipendente

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