venerdì 11 maggio 2012

Roma: soldi per case mai realizzate, a processo il cons. Orsi




ROMA - Una truffa immobiliare da più di un milione di euro, porta al banco degli imputati Francesco Maria Orsi, consigliere comunale del Pdl ed ex delegato al decoro del sindaco Alemanno. Ieri, è stato rinviato a giudizio assieme ad altre tre persone, Umberto Santich, Luigi Maniero e Stefano Masotti, tutti accusatidi associazione a delinquere e truffa, con l’aggravante, per il consigliere, di aver agito in violazione dei doveri inerenti all’esercizio di pubblica funzione.
L'inchiesta. E’ stato il gup Maddalena Cipriani a decidere, accogliendo la richiesta avanzata dal pm Paolo Ielo, e fissando la prima udienza del processo per il prossimo 13 novembre, davanti alla VI sezione penale del tribunale di Roma. Secondo l’accusa, tra il 2006 e il 2009, i quattro imputati, tramite la società Lloyd team, prospettarono a diverse persone la possibilità di acquistare a prezzi molto vantaggiosi, e a tassi agevolati, una serie di immobili non ancora realizzati, nel comprensorio residenziale «Stella fissa», che sarebbe dovuto sorgere in via della Maglianella. Secondo la procura, si trattava di un complesso fantasma, a quanto sembra, visto che i lavori di costruzione non sono mai stati avviati.
Nessuno dei clienti sospettava nulla, perché ad alcuni di loro erano state effettivamente mostrate piantine e planimetrie, e pure un cantiere, con tanto di lavori in corso. Non si trattava, però, delle fondamenta degli immobili che avevano pagato, ma di quelle di un istituto religioso in costruzione. Così, otto acquirenti, costituitisi parte civile nel procedimento, hanno sborsato somme che vanno da 81mila a 356mila euro. E mentre la consegna delle abitazioni era stata promessa per il primo semestre del 2011, per «Stella fissa» non ci sarebbe stata non solo la concessione edilizia, ma nemmeno la proprietà del terreno.
Le accuse. Orsi «nel rappresentare, contrariamente al vero, che i progetti avevano un’elevata possibilità di realizzazione - scrive il pubblico ministero nella richiesta di rinvio a giudizio - faceva leva sulla sua qualità di consigliere comunale, espressione della maggioranza e molto vicino al sindaco, circostanza che avrebbe consentito il superamento di problemi da parte dell’amministrazione comunale». Proprio citando la vicinanza con il sindaco Gianni Alemanno, il consigliere si sarebbe dichiarato quindi sicuro del superamento di qualsiasi eventuale ostacolo.
La difesa di Orsi. Dopo la decisione del gup, gli avvocati Francesco Gianzi e Romolo Reboa, difensori di Orsi, si sono dichiarati comunque fiduciosi di poter dimostrare la completa estraneità del consigliere alla vicenda: «Il nostro cliente ha versato tutti gli importi incassati ad un’altra società, ma il giudice ha ritenuto di dover sottoporre la vicenda al vaglio dibattimentale. Siamo però sicuri che in giudizio dimostreremo che il consigliere Orsi non ha truffato nessuno». Di diverso avviso, gli avvocati che rappresentano le parti civili: «Ci aspettiamo ora una condanna e la restituzione della somma - ha dichiarato la penalista Giovanna Passiatore - il rinvio a giudizio fa giustizia alle aspettative delle famiglie che con quegli investimenti speravano di costruirsi un futuro».

tratto da Il Messaggero http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/roma_truffa_degli_alloggi_fantasmi_a_processo_il_consigliere_orsi/notizie/195276.shtml

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