martedì 22 maggio 2012

Gli schiaffi di Parma e Palermo



"Abbiamo vinto le elezioni amministrative 2012, senza 'se' e senza 'ma' ", è stata la dichiarazione di Bersani durante la conferenza stampa indetta a commento dei risultati dei ballottaggi. Eppure i "se" e i "ma" noi li vediamo bene, grossi e pesanti come macigni, sprezzanti come schiaffi.
Non parliamo di Genova, dove Marco Rossi Doria, che aveva vinto le primarie sostenuto da Sel e superando le due candidate del Pd, è stato giustamente sostenuto da tutto il centrosinistra ed ha vinto facilmente. Parliamo di Parma e Palermo, dei due schiaffi più sonori ricevuti da coloro che hanno detto, a reti unificate, di aver vinto le elezioni.
A Parma troviamo un candidato del PD surclassato dal candidato del MoVimento 5 Stelle, sul quale si sono però riversati anche i voti del centrodestra parmigiano. Come mai il Pd ha preso questa scoppola? Come mai, dopo lo scempio realizzato dal PdL di Parma, non si è riusciti a vincere al primo turno? Forse perchè i cittadini non vedono nel Pd una reale alternativa rispetto al PdL? Strani questi cittadini! Eppure il Pd non appoggia lo stesso governo del PdL, non ha mai parlato di larghe intese, inciuci e bicamerali, non rincorre un non meglio identificato "centro moderato" (la debacle del Terzo Polo dovrebbe convincere anche D'Alema del fatto che "l'area di centro" non ha un partito di riferimento, quindi è inutile cercare accordi con chi non conta nulla), non ha sostenuto e sostiene ancora controriforme del lavoro, dell'immigrazione, della costituzione. Il Pd non ha mai fatto queste cose!
Palermo, invece, rappresenta la ripetizione di ciò che avvenne l'anno scorso a Napoli, guarda caso sempre grazie a quei buontemponi dipietristi: allora fu De Magistris a vincere una battaglia sia contro il centrodestra napoletano sia contro il Pd; oggi è Leoluca Orlando, che "il sindaco lo sa fare" e i palermitani se ne sono ricordati, nonostante il Pd abbia prima fatto delle primarie su cui la magistratura sta ancora indagando, e poi ha candidato questo giovanotto sconosciuto con la faccia da bravo ragazzo che accusava Orlando "di rappresentare il vecchio". Un tipo del genere starebbe bene con Renzi e con la sua banda di rottamatori giovanilisti, che antepongono la data di nascita alle competenze.
I veri trionfatori di queste elezioni sono i ragazzi del MoVimento 5 Stelle, sui quali però i riflettori - e fucili dei plotoni di esecuzione - saranno puntati con maggior frequenza e spietatezza, ora che si trovano a dover governare addirittura una città importante come Parma. Vediamo cosa faranno, e come lo faranno. Il centrosinistra vince sempre quando si presenta con la "foto di Vasto". la base ha le idee chiare, attendiamo che le abbiano anche i vertici.
Evitiamo, per educazione e pietà, di parlare del Pdl, perchè - noi si! - siamo dei cavalieri e non parliamo male degli assenti. Inoltre, da figli di Partenope, siamo anche parecchio scaramantici, e troppe volte abbiamo dato per morto Berlusconi e il suo partito. Nei confronti della Lega Nord Tanzania, i ladroni d'Albania, non abbiamo nè educazione nè pietà, ma solo disprezzo. Ed il miglior disprezzo è la noncuranza: non serve a nulla sottolineare i sette ballottaggi su sette persi, e la Brianza che passa al centrosinistra; ci basta solo vedere la faccia di Matteo Salvini e possiamo stappare una bella bottiglia di Chianti.

Ma siamo a dieta, e non vogliamo rischiare di arrotondare gli spigoli.

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