mercoledì 6 luglio 2011

Dalla parte del torto



Gli ultimi accadimenti in Val di Susa meritano un breve commento.


Partiamo dalla storia: senza interpellare, tramite referendum cittadino, gli abitanti della Val di Susa, le Istituzioni decidono di costruire una linea ad alta velocità per collegarsi al corridoio 5 (la Torino - Lione). I soldi stanziati, dall'Europa, sono una cifra clamorosa.


Viene identificato il luogo e viene anche presentato il progetto, che prevede (tra le altre cose) la perforazione di una montagna che contiene amianto e il traffico ferroviario in una valle che arriverà, a regime, a circa 500 treni al giorno.


I cittadini, ovviamente, si schierano contro un progetto siffatto e PROPONGONO (attenzione) un progetto alternativo, avallato da studiosi, scenziati, geologi, tecnici: raddoppiare l'attuale linea ferroviaria, creando una linea ad alta velocità.


Eppure le istituzioni, tramite i rappresentanti eletti in esse, decidono di tirare dritto: si fa il traforo e si inquina la valle. Perchè il progetto è più facile, ma soprattutto è già stato appltato (alle solite società, amici di amici).



Allora i cittadini raccolgono le firme: inascoltati.


Fanno lo sciopero della fame: inascoltati.


Fanno i presidi: inascoltati.


Fanno una manifestazione, in cui accadono scontri: ascoltati. Finalmente ascoltati.


Fittano dei terreni e fanno presidi permanenti, in tutti questi anni.


Arriviamo ad oggi: lo Stato, che sta per perdere i soldi stanziati dall'Europa, decide che è giunto il momento di risolvere la questione. La Tav va fatta, e va fatta in quel modo, seguendo quel progetto. Manda le Forze dell'Ordine lì in Val di Susa, le quali sgomberano i terreni LEGALMENTE AFFITTATI e cominciano a sciogliere CON LA VIOLENZA i presidi. I cittadini, allora, convocano una grande manifestazione per il 3 luglio 2011. Manifestazione a cui partecipano, OVVIAMENTE, non solo i valligiani, ma TUTTI COLORO che contrastano questo modo di fare e di imporre le scelte del Sistema alle popolazioni e ai territori.


Durante la manifestazione del 3 luglio accadono scontri. Era facile prevederlo? Si, era facilissimo. Anzi, era stato previsto. Il Ministero dell'Interno aveva avuto tutte le informative, e diramato tutte le circolari. Quindi chi dice di essere rimasto sorpreso e stupito da questa violenza, mente sapendo di mentire.


Il giorno dopo gli scontri, le ragioni del valsusini sono scomparse. I media parlano solo di Matteoli ("prova di forza dei Black Bloc, molti dei quali provenienti dalla Spagna, dalla Grecia e dal CILE!"); di Maroni ("Vanno incriminati per tentato omicidio"); Bersani ("Solidarietà alle forze dell'ordine che difendevano un cantiere LEGITTIMO"). I giornali di regime parlano di No Tav = Br, di anni di piombo, di professionisti della violenza.


E le ragioni dei valsusini? Perchè da anni stanno lottando contro lo Stato, contro il Sistema? Perchè si parla dei 204 poliziotti, carabinieri e finanzieri feriti... e non si parla dei manifestanti che parlano di violenza verso i manifestanti pacifici, pestaggi, torture in caserma?


Semplice, perchè loro hanno torto. Hanno tirato una pietra? Allora passano AUTOMATICAMENTE dalla parte del torto. La violenza, se non hai una divisa, non è ammessa: chi la compie, anche se ha ragione, passa dalla parte del torto.


Ci sedemmo dalla parte del Torto, perchè dalla parte della Ragione tutti i posti erano occupati (B. Brecht)


P.s. vi ricordo anche questo post:
http://antoniolucignano.blogspot.com/2011/06/vogliono-massacrare-i-no-tav.html

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