mercoledì 27 luglio 2011

No alla discarica di Corcolle-San Vittorino




Ma guarda un pò!
La zona est di Roma, dove stanno nascendo quartieri e dove i cittadini stanno provando a realizzare il sogno di una casa e di una famiglia, è colma di disservizi: non vi sono trasporti pubblici decenti, le stazioni ferroviarie sono chiuse, c'è una presenza di rom altissima, gli asili nido hanno pochissimi posti, non vi sono uffici comunali, alcune chiese sono realizzate dentro strutture prefabbricate, il traffico è congestionato, non esistono strutture sanitarie di pronto soccorso, non esistono strutture sanitarie convenzionate capaci di gestire una utenza che, negli ultimi 10 anni (dall'ultimo censimento del 2001) ha visto questo territorio ospitare circa 40 mila persone in più.
E cosa fanno, la Giunta Polverini e la Giunta Alemanno? Aprono le stazioni ferroviarie? Aumentano le corse dei bus? Ampliano gli asili nido? Realizzano un pronto soccorso o un consultorio?
No, pensano bene di mettere in questo territorio dimenticato UNA DISCARICA!

La Regione Lazio sta valutando in quali siti aprire una discarica, visto che Malagrotta sarà chiusa. E cosa hanno messo al primo posto? Corcolle - San Vittorino, periferia orientale, proprio dove sono nati i quartieri di Ponte di Nona, Colle degli Abeti, Colle del Sole e dove si sono sviluppati quartieri più antichi come Prato Fiorito, Borghesiana, Lunghezza.
Cioè: consentono ai loro amici costruttori (i soliti palazzinari) di costruire interi quartieri su terreni che erano agricoli; una volta costruiti i palazzi e vendute le case, nessuno si impegna a realizzare anche i servizi principali in tempi celeri; infine, pensano bene di piazzarci una discarica da 160 ETTARI (!) in un territorio ove scorre l'Aniene, fiume già gravemente inquinato.
Inoltre, la periferia est di Roma ha ancora una buona economia agricola, prodotti tipici, e l'ulteriore inquinamento del territorio, causato certamente da una discarica in cui verrà messo di tutto, visto che la raccolta differenziata a Roma è sotto la media nazionale.
Chi ci garantisce che in discarica andranno solo i rifiuti che debbono andarci? Fossimo a Salerno, ove la differenziata è al 71%, si potrebbe capire... ma a Roma, in questa Roma dove l'AMA funziona ad intermittenza e la raccolta differenziata porta a porta NON ESISTE, è una follia!
Va anche smascherata un'altra menzogna: le discariche sono inevitabili. Falso. Facendo una raccolta differenziata porta a porta, mettendo su un ciclio virtuoso basato sul riciclo e sul rifiuto, si può pensare di mettere in discarica solo il 5% (avete letto bene, non è un errore di stampa) dei rifiuti prodotti! E non stiamo parlando di utopie: a Treviso, 60 comuni già realizzano ciò!

PRIMA I SERVIZI, POI I DISSERVIZI!
ROMA EST CONTRO LA DISCARICA

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