Io non sono veramente libero fino a quando tutte le persone che mi circondano non sono egualmente libere. Il limite della mia libertà non è la libertà altrui; bensì, è la schiavitù altrui a limitare la mia libertà. Allo stesso modo di come la bestialità altrui sia la negazione della mia umanità.
La libertà non può essere realizzata da soli. La solitudine non è libertà. Essere liberi di far ciò che si vuole indipendentemente dagli altri non è libertà. La libertà si realizza sempre e solo nella società, nella stretta uguaglianza e solidarietà di ognuno con tutti.
Vi si possono distinguere vari momenti o elementi di sviluppo della libertà:
- Elemento sociale: è il pieno sviluppo e il pieno godimento di tutte le facoltà e potenzialità umane per ciascuno attraverso l’educazione, l’istituzione scientifica e la prosperità materiale, tutte cose che non possono essere date da ciascuno se non con il lavoro collettivo, materiale ed intellettuale, muscolare e nervoso della società tutta intera;
- Elemento ribelle: è la rivolta dell’individuo umano contro ogni autorità divina e umana, collettiva e individuale, che sia imposta dall'alto invece che stabilita dal basso.
Prima di tutto è la ribellione contro il fantasma supremo della teologia, contro Dio. È evidente che fintanto avremo un padrone nel cielo, noi saremo schiavi sulla terra. Finchè crederemo di dovergli un obbedienza assoluta, e di fronte a un Dio non è possibile altra obbedienza, dovremo necessariamente sottometterci passivamente e senza la minima critica alla santa autorità dei suoi intermediari e dei suoi eletti.
Da ciò ne consegue un'altra ribellione, forse più importante: la ribellione contro il Sistema, la tirannia fondata sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e la competizione economica, sulla mercificazione dei prodotti e dei rapporti umani, sul profitto. Ogni forma di autorità, sia essa individuale o collettiva, che discende dall'alto e non è viceversa stabilita dalla libera associazione di donne e uomini Liberi e Uguali, va contrastata. Insieme agli altri uomini che si sono liberati da questa schiavitù e voglio liberare gli altri uomini ancora schiavi, seppur inconsapevoli.
Come liberarsi? Per ribellarsi contro questa tirannia che la società esercita su di lui, l’uomo deve almeno in parte ribellarsi contro se stesso, in quanto egli stesso non è altro che il prodotto della società., con tutte le sue tendenze e aspirazioni materiali, intellettuali e morali.
Michele Bacunino
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