sabato 28 luglio 2012

La fantastica cerimonia d'apertura delle Olimpiadi



Si è svolta ieri sera la cerimonia di apertura dei giochi olimpici di Londra. È stata una fantastica ed entusiasmante rassegna di luci, colori, immagini e pensieri, che mi hanno emozionato. La direzione di Danny Boyle, famoso regista di vari films tra cui Trainspotting, ha trasportato gli spettatori attraverso un viaggio onirico e orrorifico dall'Inghilterra rurale alla rivoluzione industriale, col suo corollario di inquinamenti, sfruttamento dei lavoratori, inurbamento e abbandono delle campagne, impoverimento delle masse e arricchimento di pochi capitalisti. Un messaggio chiaro e inequivocabile, magari mascherato dall'arte. La descrizione simbolica di come il dogma sviluppista, lanciato a folle velocità, abbia sconvolto e peggiorato il mondo e le persone che lo abitano, tutto per la folle ricerca di un futuro che si vuole sempre più prossimo, è stata lampante. Dopo un intermezzo comico, con la regina Elisabetta che si lancia col paracadute insieme a James Bond e con Mr. Bean che rovina una sinfonia orchestrale mentre sogna Momenti di gloria personalissimi, si è ceduto il passo alla musica, vera ragione sociale della cultura londinese e britannica: un medley clamoroso, durante il quale le note e i versi di artisti quali Sex Pistols, Clash, David Bowe e Prodigy (non esattamente adatti al perbenismo british) sono risuonate nelle aristocratiche orecchie di Sua Maestà e famiglia. 

Promozione piena, quindi. Uno spettacolo davvero di altissimo livello, che non ha ceduto alla retorica, puntando invece verso una serie di proposte culturali e - perché no - politiche assolutamente innovative e radicali.

Do svidanija

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