martedì 17 luglio 2012

La lotta comincia dalla porta di casa tua



Quando non avevo ancora la barba bianca sul mento, e militavo nei Giovani Comunisti di Pozzuoli (NA), durante una assemblea sentii una frase: "Pensa globale e agisci locale". Era una frase del Subcomandante Marcos, il leggendario capo della guerriglia zapatista.
Quella frase mi ha "perseguitato" in tutti questi anni, ed è ancora la ragione sociale del mio agire politico. Il problema, forse, è che siamo ancora in pochi a conoscerla e ad agire di conseguenza. La società, politica e civile, è piena di persone che discutono e si adoperano su questioni molto lontane dalla realtà che quotidianamente viviamo oppure non riescono a ragionare e ad attivarsi su temi che vadano oltre il proprio giardino di casa.
Ad entrambe le categorie dico: la lotta comincia dalla porta di casa. Mi spiace dirlo, ma è inutile perdere tempo in un corteo di solidarietà - ad esempio - ai cinque companeros cubani. Meglio dedicarsi al proprio territorio, inteso come un nodo del Sistema che ci opprime e contro cui tutti siamo chiamati alla lotta, consapevoli o meno. Non possiamo, però, nemmeno chiuderci gli orizzonti di riflessione e di azione al hic et nunc, qui ed ora, come se non esistesse nulla oltre questo luogo e questo momento. E' sull'equilibrio - non sulla moderazione, si badi bene - tra queste due componenti che si gioca il futuro della politica e della Democrazia in rete.

Come combattere questa lotta? Non esiste un'arma migliore dell'altra. Io ho scelto la Parola, che risveglia le coscienze, ispira gli spiriti e denuncia le malefatte. Non è sufficiente, sia chiaro, però è importante. Le parole sono molotov che bruciano dentro.
Bisogna, però, prima decidere la tattica: battaglia campale o guerriglia? Cioè, traducendo dal gergo militaresco: battaglia ampia e di massa su un campo vasto oppure battaglia di piccoli nuclei in zone ristrette, vicoli e vicoletti del Sistema? Su questo non ho dubbi: la seconda. Il nemico che ci troviamo ad affrontare quotidianamente nei nostri uffici e nelle nostre strade, nei nostri luoghi di lavoro o nei bar che frequentiamo, è un enimo enorme, armato fino ai denti e potentissimo. E noi non disponiamo di un esercito vasto e preparato. 

Usciamo di casa e prepariamoci alla battaglia. Denunciamo, scriviamo, leggiamo, informiamoci ed informiamo, partecipiamo ed organizziamo. 
Che ognuno diventi il nodo di una rete di sabotatori del Sistema.

Nessun commento:

Posta un commento